martedì 22 novembre 2011

Il Cairo lotta e soffre: un milione di cittadini in piazza gridano "Non ci ruberete la nostra Rivoluzione!"



Sono continuati per tutta la giornata odierna gli scontri al Cairo tra i manifestanti scesi per la quarta volta di seguito a occupare strade e piazze della capitale e le squadre antisommossa di polizia ed esercito. Secondo stime conservative del personale sanitario ci sono stati almeno 35 morti e quasi duemila feriti in questi giorni di confronto e repressione, mentre i numeri ufficiali dei Ministeri sono molto più bassi.

La popolazione sta rispondendo in massa all'appello lanciato da oltre 38 sigle politiche, sindacali e della società civile che hanno chiesto di radunare oltre un milione di persone in Piazza Tahrir per mostrare al Maresciallo Tantawi e ai suoi soci del Consiglio Supremo delle Forze Armate che l'Egitto non si lascerà 'strappare di mano' la Rivoluzione e che ogni velleità di 'Democrazia dei Generali' alla moda turca (della Turchia di qualche decennio fa) é destinata a infrangersi contro manifestazioni ancora più imponenti di questa.



La giunta militare di Tantawi, dopo le dimissioni del Ministro della Cultura sta soppesando se accettare quelle del resto dell'Esecutivo di Essam Sharaf, precipitatosi a rassegnarle una volta che l'enormità del bilancio di sangue di queste giornate convulse si é rivelato in tutta la sua gravità.
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