martedì 27 dicembre 2011

Ci sono le prove! Israele iniziò il suo programma nucleare "pirata" grazie a uranio rubato agli Usa da un traditore


Va a farsi benedire un altro mito dell'Hasbara. Per decenni i tromboni filosionisti ci hanno raccontato la favola di "Israele potenza nucleare grazie al genio ebraico", del piccolo stato sionista che dal reattore sperimentale di Dimona (dono della Quarta Repubblica francese) riusciva a tirar fuori dozzine di bombe atomiche e bombe all'idrogeno grazie al 'genio scientifico' dei suoi tecnici ed ingegneri. Persino, questi corifei del sionismo che infettano e appestano i mezzi di comunicazione, facevano del vero e proprio razzismo sostenendo che "la mente ebraica" era "particolarmente incline all'ingegneria nucleare, che si basava sulla fisica quantistica scoperta appunto dall'Ebreo Einstein".

Ebbene, come al solito quando prende la parola la macchina dell'Hasbara...tutte palle! Israhell, l'infernale regime dell'apartheid é riuscito a costruire la sua fucina nucleare solo partendo da spedizioni di uranio arricchito rubate negli Usa dal dirigente Zalman Shapiro, che lavorava come supervisore presso la NUMEC di Apollo, (Pennsylvania) e che riuscì, con l'aiuto di alcuni agenti del Mossad a portarne via ben 269 chili!

I quattro 'ladroni nucleari' del Mossad erano Rafi Eitan, Avraham Ben-Dor, Ephraim Biegun ed Avraham Hermoni. Documenti dell'FBI e della CIA recentemente pubblicati confermano il furto da parte israeliana e segnalano anche come, una volta emerse le responsabilità di Tel Aviv la lobby ebraica americana, già potentissima, abbia fatto il diavolo a quattro non solo per insabbiare (finora) la storia, ma persino per evitare che la NUMEC subisse sanzioni per quanto accaduto.

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