martedì 27 dicembre 2011

Il razzista Barak insulta la Tanzania, mandando all'aria un po' della 'politica coloniale' di Tel Aviv!

Una delle cose che abbiamo imparato occupandoci di Israele é che i suoi governanti, essendo animati da sentimenti bassi, volgari e malvagi, sono anche tutti irrimediabilmente stupidi. E questo é logico e conseguente, visto che la malvagità geniale e brillante é un'invenzione fantasiosa della narrativa popolare: il 'villain' raffinato e intellettuale é mera 'fiction', in realtà i veri malvagi della vita reale sono persone grette e rozze Piero Pacciani, contadino analfabeta, in luogo del colto e suadente Hannibal Lecter, Adolf Eichmann, con il fisico e la cultura dell'impiegato postale, in luogo del bellissimo e ambiguo Helmut Berger della Caduta degli Dei.

Ennesima riprova del legame tra malvagità e stupidità ci é stato offerto recentemente dall'ennesima fantozziana "performance" di Ehud Barak, Ministro della Guerra del governicchio di Benji Netanyahu che, volendo 'redarguire' in suo collega degli Esteri Avi Lieberman per delle dichiarazioni secondo lui 'improvvide', che potevano a suo dire rovinare le relazioni internazionali di Israele, ne ha rilasciate di peggiori riuscendo (lui sì) a far scoppiare una crisi diplomatica con la Tanzania. Non male, per una giornata di lavoro!

Recentemente Avigdor Lieberman (foto sopra), Ministro degli Esteri del regime ebraico, aveva criticato i paesi europei (in particolar modo Francia, Germania e Inghilterra) per non essere sufficientemente sottomessi ai desideri israeliani (nonostante le lobby filosioniste siano talmente attive in quelle tre nazioni che ormai manca solo che mettano stelle a sei punte sulle bandiere nazionali per trasformarle del tutto in colonie di Tel Aviv), in particolare riguardo alle fregole belliciste nei confronti dell'Iran Lieberman 'accusava' Berlino, Parigi e Londra di non 'prendere la cosa abbastanza sul serio'.

A stretto giro arriva la contro-dichiarazione di Barak che dice: "Francia, Germania e Inghilterra non sono la Tanzania, la Mauritania o la Tripolitania; Israele deve mantenere buoni rapporti con questi importanti paesi europei e non irritarli con dichiarazioni provocatorie". Per la serie, peggio la toppa del buco. Kasbian Nuriel Chirich, console della Tanzania a Tel Aviv ha replicato: "A nome della Repubblica di Tanzania esprimo profonda delusione per le dichiarazioni del Ministro Barak che, volendo nominare delle 'nazioni poco importanti' ha pensato bene di includere nella lista il nome della mia patria, accostandolo, peraltro, a quello di una regione africana che non ha nemmeno dignità di stato indipendente".


La cosa ironica é che le parole di Barak hanno se non rovinato almeno di sicuro peggiorato i rapporti diplomatici con uno dei pochi paesi africani che riconoscono Israele (tanto da avere un consolato sul suo territorio) e che negli ultimi anni uno degli indirizzi della politica estera di Tel Aviv sia stato proprio quello di migliorare il proprio 'standing' diplomatico in Africa per garantirsi materie prime a prezzo di costo e stati-fantoccio da poter manovrare contro i paesi arabi e musulmani del Nordafrica (vedi Sud-Sudan e Kenya).


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