giovedì 2 febbraio 2012

Assad a Wiam Wahab del Partito Arabo di Unificazione: "Il costo di un duro intervento militare contro i terroristi assassini é migliore del tributo di sangue che essi ci imporrebbero!"


Nel corso di un incontro con il Segretario del Partito Arabo di Unificazione, il libanese Wiam Wahab il Presidente siriano Bashir Assad ha ragionato a lungo con l'ospite dei momenti difficili attraversati recentemente dalla Siria a causa della violenza scatentata nel paese dai mercenari terroristi al soldo di America, Monarchie del Golfo e Israele, ma, traendo un bilancio della situazione, si é detto sicuro della sua prossima positiva soluzione e della possibilità che il processo di riforme che dovrà condurre alle prossime libere elezioni politiche di primavera non verrà ostacolato o anche solo rallentato.

Secondo quanto riportato dalle colonne del quotidiano di Beirut "Al-Akhbar" il Presidente siriano ha sottolineato nel suo colloquio col leader del partito Tawhid come "Il costo di un intervento militare, per quanto massiccio e risoluto, contro questi terroristi assassini, é comunque meno oneroso e doloroso da sopportare rispetto al tributo di sangue che essi imporrebbero alla gente e al popolo siriano".

"La dedizione siriana agli ideali e agli scopi della Resistenza anti-imperialista mira a creare un cambiamento qualitativo nel conflitto che attraversa questa regione e che vede contrapposti coloro che vorrebbero continuare a esercitarvi la loro nefasta influenza nonostante e anzi, contrariamente ai grandi cambiamenti portati dalla Primavera Araba e quanti invece puntano al riscatto delle masse oppresse, alla loro ascesa al ruolo di giudici ultime del destino loro e delle loro nazioni e paesi".

Wahab ha poi dichiarato: "Il Presidente Assad mi é parso calmo e sicuro, certo conscio del momento difficile ma allo stesso tempo determinato e deciso a superarlo quanto prima, anche grazie al solido e affidabile sostegno cinese e soprattutto russo!". Riguardo alla Russia Assad si é detto grato del fatto che il Cremlino non guardi alla situazione siriana esclusivamente da un punto di vista situazionale e transiente, ma con una prospettiva di medio-lungo periodo che é essa stessa ispiratrice della sua determinazione a non permettere 'soluzioni libiche' di nessuna fatta o sorta.

Assad ha anche confermato a Wahab, druso di nascita e molto popolare anche tra i drusi siriani oltre che fra quelli libanesi, che "La Siria ama tutti i suoi figli a prescindere da distinzioni di etnia, religione o setta, senza alcuna discriminazione o eccezione, tra i molti soldati che hanno dato la vita o subito dolorose ferite contro i terroristi recentemente vi erano sunniti, sciiti, cristiani, alawiti, drusi e yazidi, uguali nella devozione alla patria comune e al popolo siriano tutto".
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