martedì 14 febbraio 2012

La carenza di carburante a Gaza causa una catastrofe igienica e ambientale, si fermano i depuratori delle acque reflue!


La Municipalità di Gaza, a causa della costante mancanza di energia elettrica e della crescente penuria di combustibile per azionare i generatori e gruppi elettrogeni é stata costretta a iniziare lo scarico in mare di acque nere non trattate vista l'impossibilità di far funzionare adeguatamente gli impianti di depurazione delle stesse.

Naturalmente i veri responsabili sono i generali e politici sionisti che dirigono lo shylockiano strangolamento economico del ghetto costiero; scaricare le acque reflue non trattate in mare causerà un vero e proprio disastro ambientale che colpirà la flora e la fauna marina delle acque costiere, con gravi ripercussioni anche sul settore della pesca, i cui lavoratori vengono costretti dalle navi da guerra sioniste a gettare le reti sempe più vicini al litorale.

La Municipalità di Gaza ha fatto appello alle istituzioni governative e alle agenzie internazionali per un'azione risolutiva urgente che possa risolvere questo problema, prima che i danni causati all'ambiente e in maniera indiretta anche alla cittadinanza della Striscia diventino irreparabili.
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