domenica 1 aprile 2012

Ecco il viso del martire palestinese ucciso a Gaza da un codardo cecchino sionazista durante le manifestazione della 'Giornata della Terra Palestinese'!


Mahmoud Zakout (foto sopra mentre viene composto per il funerale) é stato assassinato da un militare sionazista. Nel caso della sua morte i sicofanti ipocriti e insinceri che cercano sempre di giustificare il regime ebraico di occupazione non possono nemmeno invocare la loro falsa e trita scusa asserendo che Zakout stesse 'attaccando' israele o i suoi sgherri in uniforme perché egli é stato assassinato all'interno della Striscia di Gaza, quindi il suo uccisore ha volontariamente preso la mira contro di lui e ha sparato all'interno di un territorio in cui israele non dovrebbe avere nulla a che fare e nulla a che dire, essendo stato liberato dalla sua presenza militare ormai da parecchi anni e venendo amministrato da un Governo regolarmente e democraticamente eletto come hanno confermato gli osservatori ONU ed Europei alle elezioni del 2006.

Ma chi veste la divisa sionazista non conosce onore o umanità, venendo indottrinato e addestrato all'odio e al disprezzo per i più elementari valori di civiltà, umanità, tolleranza e comprensione, logico quindi che, vedendo i dimostranti palestinesi tra cui Zakout che a migliaia, disarmati e pacifici si dirigevano compostamente verso Beit Hanoun e Kissufim, abbiano imbracciato le armi iniziando a sparare proiettili di piombo, come in tempo di guerra, senza usare nemmeno l'ipocrita 'cortesia' di utilizzare le munizioni di plastica con anima in acciaio che vengono pretese come 'non letali' (in realtà letalissime quando usate contro il tronco e la testa dei bersagli, come gli israeliani addestrano i loro soldati a fare).

Adham Abu Salmiya, portavoce dei servizi sanitari di emergenza della Striscia di Gaza ha dichiarato che soltanto nella zona di sua competenza il numero dei feriti "in condizioni serie" é salito a 37, cui poi bisogna aggiungere quelli riportati negli scontri in Cisgiordania. Tra i feriti gravi vi é anche il reporter Yousef Hammad, di 'Al-Watan', colpito da proiettili israeliani mentre compiva il suo dovere: riprendere e commentare gli eventi di Beit Hanoun. Ovvio che i vigliacchi cecchini dell'Apartheid lo abbiano preso di mira, essi non possono permettere che la verità dei fatti venga diffusa!
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