lunedì 2 aprile 2012

Fatah accusa il Fronte Popolare-Comando Generale di volere assassinare Mahmoud Abbas!


Il Fronte Popolare di Liberazione della Palestina - Comando Generale, organizzazione scissionista creata da Ahmed Jibril dal PFLP nell'ormai lontano, climaterico anno del 1968, quando sentiva la necessità di un gruppo che si dedicasse più intensamente alla prassi della guerriglia e della resistenza armata contro l'occupazione sionista e meno alla teoria politica marxista-leninista, starebbe, secondo l'"allarme" lanciato nel corso del week-end dai dirigenti di Fatah a Ramallah, progettando 'niente meno' che l'assassinio del baffuto leader del gruppo che fu di Arafat ed Ex-presidente dell'Anp (con il mandato scaduto da tre anni, ma tuttora artigliato alla poltrona dopo il fallito Colpo di Stato del 2007), Mahmoud Abbas.

L'allarmante starnazzata di Fatah arriva dopo che, in una recente dichiarazione, Ahmed Jibril (foto qui sopra), a quarantaquattro anni dalla scissione tuttora al timone della sua organizzazione, ha dichiarato che Abbas, come Arafat prima di lui deve essere considerato "Un traditore del Popolo di Palestina e della sua Causa" per avere l'uno firmato e l'altro confermato gli Accordi di Oslo del 1993, che non hanno portato alcun beneficio ai territori occupati della Cisgiordania o ai loro abitanti. Per tutta risposta i cacicchi di Ramallah hanno dato fiato alle trombe della loro propaganda griando "al lupo" in merito ai presunti progetti omicidi di Jibril, da loro definito "Un agente al soldo di Damasco".

Ora, prima di dare dell'asservito a CHICCHESSIA i ridicoli satrapetti di Fatah e dell'ANP dovrebbero farsi un bell'esame di coscienza e guardarsi a lungo allo specchio (se tale operazione gli é possibile senza sputarsi in faccia dopo pochi secondi), visto che, seppure é vero che Jibril e il PFLP-GC hanno accettato l'ospitalità e il sostegno della Repubblica Araba di Siria, di certo con essi non hanno accumulato nemmeno un centesimo delle prebende e dei finanziamenti Usa ed Europei che Fatah si é sistematicamente messa in tasca in tredici anni di moribondo, asfittico, inutile "processo di pace" prima che intervenisse la vittoria elettorale di Hamas a scuoterli, temporaneamente dagli scranni.

Riguardo alla possibilità che qualcuno faccia fuori Mahmoud Abbas, la prospettiva non fa venire i lucciconi a nessuno che possa dirsi sinceramente amico della Palestina e dei Palestinesi, e, se un domani chi scrive dovesse trovarsi a redigere un epitaffio per il cacicco-capo di Fatah, state pur certi che lo trovereste estremamente conciso e parco di complimenti ed elogi del defunto.
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