Con la rimozione degli articoli costituzionali che decretavano lo status speciale del Partito Baath come "Leader e Guida della Società Siriana" vi é stata per la prima volta la possibilità di un confronto a tutto campo tra diverse formazioni politiche tra i quali candidati si sceglieranno i membri del nuovo Parlamento. La provincia che ne eleggerà di più é Aleppo, con 32 seggi in ballo, seguita a ruota dalla capitale Damasco, con 29. Le formazioni che dovrebbero risultare più premiate dal voto dovrebbero essere i Baathisti, i Comunisti, i Socialisti della Nazione Siriana e un raggruppamento di esponenti anti-Assad ma fermamente distaccati da qualunque vicinanza ai terroristi e provocatori stranieri, le cui azioni hanno stigmatizzato a più riprese.
Che l'aria sia cambiata in Siria é evidente fin dai seggi: in anni passati vi stazionavano regolarmente e apertamente emissari dei più influenti mercanti e affaristi della città o della provincia, pronti ad accostarsi a elettori giovani o indigenti per convincerli a vendere il loro voto per una manciata di lire siriane; adesso tali mezzani sono scomparsi, non solo, per calmierare il potere economico dei candidati più ricchi o dotati di più aderenze tra la comunità degli imprenditori e dei ricchi commercianti il Governo ha fatto rispettare un limite alle spese elettorali di tre milioni di lire siriane per ciascun candidato. I risultati delle elezioni saranno resi noti dal Ministero dell'Interno nei prossimi giorni.
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