mercoledì 9 maggio 2012

Si attendono i risultati delle elezioni siriane: cosa cambia con le riforme di Assad?

Regolarmente e con una buona affluenza ai seggi si sono tenute negli ultimi due giorni le operazioni di voto per le elezioni politiche siriane, indette dal Presidente Assad come passo fondamentale del processo di riforma istituzionale in corso in Siria dopo la fondamentale modifica della Costituzione proposta e accettata dal popolo con il Referendum confermativo di febbraio scorso e confermate anche nel momento più grave di caos e violenza dovuta all'azione dei terroristi stranieri proprio per ribadire la ferma volontà popolare di resistere a ogni tentativo di intimidazione e destabilizzazione sponsorizzata da Obama, Sarkozy, dall'Emiro Al-Thani, da Re Abdullah e da Netanyahu.
Con la rimozione degli articoli costituzionali che decretavano lo status speciale del Partito Baath come "Leader e Guida della Società Siriana" vi é stata per la prima volta la possibilità di un confronto a tutto campo tra diverse formazioni politiche tra i quali candidati si sceglieranno i membri del nuovo Parlamento. La provincia che ne eleggerà di più é Aleppo, con 32 seggi in ballo, seguita a ruota dalla capitale Damasco, con 29. Le formazioni che dovrebbero risultare più premiate dal voto dovrebbero essere i Baathisti, i Comunisti, i Socialisti della Nazione Siriana e un raggruppamento di esponenti anti-Assad ma fermamente distaccati da qualunque vicinanza ai terroristi e provocatori stranieri, le cui azioni hanno stigmatizzato a più riprese.
Che l'aria sia cambiata in Siria é evidente fin dai seggi: in anni passati vi stazionavano regolarmente e apertamente emissari dei più influenti mercanti e affaristi della città o della provincia, pronti ad accostarsi a elettori giovani o indigenti per convincerli a vendere il loro voto per una manciata di lire siriane; adesso tali mezzani sono scomparsi, non solo, per calmierare il potere economico dei candidati più ricchi o dotati di più aderenze tra la comunità degli imprenditori e dei ricchi commercianti il Governo ha fatto rispettare un limite alle spese elettorali di tre milioni di lire siriane per ciascun candidato. I risultati delle elezioni saranno resi noti dal Ministero dell'Interno nei prossimi giorni.
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