venerdì 11 maggio 2012

Nouri al-Maliki risponde a tono alle dichiarazioni di Erdogan in favore del terrorista latitante Al-Hashemi!

Il Premier irakeno Nouri al-Maliki ha risposto a strettissimo giro alle recenti dichiarazioni pubbliche del suo collega turco Recep Erdogan, riproponendo il copione seguito recentemente quando il Primo Ministro di Bagdad aveva chiarito che il suo Governo mal sopportava le posizioni ingerenti e semi-ostili che sempre più spesso Ankara e i suoi rappresentanti politici assumevano nei confronti dello Stato mesopotamico. Questa volta a scatenare la reazione del politico sciita é stato l'annuncio dato da Erdogan che la Turchia continuerà a ospitare l'Ex-vicepresidente latitante Tarik al-Hashemi nonostante su di lui penda un mandato di cattura del Tribunale di Bagdad e una 'Red Notice' dell'Interpol.
"Simili dichiarazioni non fanno che sottolineare la mancanza di rispetto turca nei nostri confronti: l'Irak non desidera nessun contrasto, nessun problema con la Turchia, come non ne cerchiamo o desideriamo con l'Iran, con l'Arabia Saudita, con gli Usa o qualunque altro paese del mondo eppure non possiamo transigere sul chiedere nei nostri confronti atteggiamenti corretti, che da parte turca, ultimamente, sembrano latitare". Proprio il Primo Ministro Al-Maliki nel novembre 2011 sarebbe stato la vittima designata di un attentato con autobomba commissionato da Al-Hashemi alle sue guardie del corpo, che solo per una serie di circostanze fortuite non lo ha effettivamente colpito.
Dal momento in cui é stato emesso il mandato di cattura contro di lui dal competente Tribunale di Bagdad Al-Hashemi prima si é nascosto in Curdistan, poi in Qatar, in Arabia Saudita e ora in Turchia. E' chiaro che le sue attività terroristiche erano coordinate con gli stati e le figure filo-americane della Regione e miravano a suscitare un conflitto etnico-confessionale per poter fornire argomenti a una prolungata presenza militare americana nel paese.
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