giovedì 10 maggio 2012

Il regime ebraico sul punto di capitolare: trattative in corso con il Comitato dei prigionieri politici in sciopero della fame!

Le autorità carcerarie del regime ebraico di occupazione avrebbero acconsentito, dopo una trattativa durata cinque ore con i componenti del Comitato di rappresentanza dei detenuti politici palestinesi impegnati nello sciopero della fame, a fare uscire dalla detenzione in isolamento tutti i prigionieri attualmente sottoposti a tale misura, eccetto tre.
I tre esclusi sarebbero tutti leader di Hamas, nello specifico: Ibrahim Hamed, Abdullah Al-Barghouthi e Hassan Salaam; questo vorrebbe dire che anche il Segretario del PFLP Ahmad Saadat sarebbe tolto dall'isolamento, concessione che Tel Aviv aveva giurato e spergiurato che non avrebbe "mai e poi mai considerato". Ovviamente con una mezza dozzina di prigionieri politici letteralmente sull'orlo della morte per digiuno la 'brinkmanship' sionista é andata a farsi benedire di fronte alla concreta possibilità di un disastro mediatico di proporzioni tali da eclissare persino la "Mavi Marmara".
Le trattative si sarebbero svolte all'interno della prigione sionista di Nafha e, oltre all'uscita dei detenuti dall'isolamento Israele avrebbe acconsentito anche a concedere visite a coloro a cui erano state negate e a considerare la rimozione di tutte le misure di inasprimento delle condizioni dei prigionieri prese negli ultimi sei anni.
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