giovedì 26 luglio 2012

Proteste nella capitale dell'Arabia Saudita contro la corruzione e l'inefficenza della dinastia regnante!

Dimostranti sauditi si sono radunati di fronte alla sede del Ministero degli Interni nella capitale del regno, Riyadh, per domandare l'immediata liberazione dei prigionieri politici tenuti nelle galere di Casa Saoud, secondo quanto riportato dalle agenzie internazionali la folla, che cantava slogan anti-monarchici e inalberava poster e foto dei dissidenti incarcerati, contava molte migliaia di persone.

Una 'lettera aperta' firmata da centinaia di donne saudite, é stata fatta circolare da lunedì presso numerose figure religiose musulmane, in essa le firmatarie esprimono la loro angoscia per la sorte di oltre trentamila prigionieri politici tenuti in cella dal corrotto regime di Re Abdullah. Soltanto una dozzina di giorni fa si sono lamentati almeno due morti nel corso di una protesta alla periferia della capitale, segno evidente che il malcontento in Arabia Saudita non é più limitato agli appartenenti alla minoranza sciita della popolazione ma, come annunciato più volte su queste pagine, é ormai una costante per tutta la cittadinanza.
Intanto a Est continua la mobilitazione per chiedere il rilascio dello Sceicco sciita Nimr al-Nimr, rapito dagli sgherri di Casa Saoud nel corso di questo mese e tenuto in incommunicado e sottoposto ad angherie e sevizie nonostante la sua età avanzata e il precario stato di salute.
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