lunedì 13 agosto 2012

Salah Bardawil di Hamas stigmatizza fortemente l'appoggio dato da Mahmud Abbas alla recente chiusura del varco di Rafah!

Finalmente, dopo diversi giorni di chiusura, il varco di confine di Rafah tra Sinai egiziano e Striscia di Gaza é stato riaperto ma questo non ha significato la fine delle tribolazioni per gli abitanti dell'enclave costiera palestinese visto che a causa delle operazioni di sicurezza in corso nella penisola il funzionamento dei "tunnel della vita" che garantiscono l'afflusso a Gaza di beni di prima necessità ha ancora molte difficoltà.
Infatti i 'fornitori' degli operatori dei tunnel sono quasi esclusivamente clan di beduini del Sinai che negli ultimi giorni si sono visti 'marcare stretto' dalle forze egiziane recentemente schierate nel Sinai. Senza l'afflusso dei beni di contrabbando (l'esercizio del quale é considerato dai Palestinesi e anche dal Governo di Hamas una legittima attività di Resistenza contro il blocco sionista) e con Rafah aperto finora solo al transito di viaggiatori e non di merci, le condizioni della popolazione civile di Gaza, in primis neonati, bambini, malati e anziani sono destinate a peggiorare, proprio nelle settimane più calde dell'anno.
Intanto il portavoce di Hamas Saleh al Bardawil ha denunciato fortemente l'appoggio e il sostegno espresso ufficialmente dall'Ex-Presidente dell'Anp (col mandato scaduto da oltre quaranta mesi) Mahmud Abbas che si era "felicitato" con l'Egitto per la decisione di chiudere il varco di Rafah, decisione che comunque é stata annullata quando é risultato evidente che l'attacco alla caserma di frontiera dove sono morte 16 guardie di confine non aveva nulla a che fare con Hamas o con la Striscia di Gaza.
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