mercoledì 30 gennaio 2013

Il Sunday Times e il deputato David Ward si ribellano al giogo filosionista imposto al discorso politico inglese: Londra non più serva di Sion?

Una 'giornata della memoria' veramente memorabile quella trascorsa recentemente in Inghilterra dove la trita, frusta, ipocrita "commemorazione dell'olocau$to' é stata trasformata da un coraggioso vignettista del Sunday Times e da un altrettanto determinato e sincero parlamentare Liberaldemocratico (il cinquantanovenne David Ward) in una vera e propria messa sotto accusa del sionismo colonialista, assassino e razzista.
Il cartoonist ha pubblicato sul popolare quotidiano domenicale una graffiante caricatura del Premier in pectore Netanyahu impegnato a sigillare con un muro di Apartheid i lamenti e le grida del popolo palestinese oppresso, mentre Ward ha sbugiardato l'ipocrita 'sacerdote dell'olocausto' Elie Wiesel affermando che, senza alcuna traccia di "memoria storica" gli Ebrei che mendicano alla comunità internazionale lo status di "vittime eterne" (e un altrettanto eterno lasciapassare per i loro crimini passati e presenti) si sono macchiati e si macchiano di persecuzioni razziste in niente diverse da quelle naziste nei confronti dei Palestinesi.
Persino nell'Inghilterra dei Disraeli, dei Lord Balfour, delle Tatcher e dei Blair comincia a muoversi qualcosa: la gente é stanca delle capriole filosioniste imposte al discorso politico nazionale dalla potente e influente lobby filo-israeliana.
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