sabato 26 gennaio 2013

La Jihad Islamica mette in guardia i sionazisti di Tel Aviv: "La negligenza medica ai prigionieri può invalidare il cessate il fuoco!"

"Se le autorità carcerarie sioniste continueranno nella criminale politica di negligenza delle condizioni sanitarie e mediche dei prigionieri palestinese le forze della Jihad Islamica potrebbero vedersi costrette a revocare il cessate-il-fuoco in vigore dalla fine di novembre 2012".

Questo, in estrema sintesi, il messaggio recapitato dalla Striscia di Gaza dal dirigente della Jihad Khalid al-Batsh; l'avvertimento arriva dopo la recente morte di Ashraf Masalma, spirato dopo lunghissime settimane di agonia nonostante tutte le cure prestategli dopo la sua liberazione.

Al-Batsh ha specificato che ogni detenuto politico é parte della Nazione palestinese e quindi ogni attentato contro di lui, anche tramite l'arma obliqua e vigliacca del trascurare le sue necessità mediche, si configura come un attacco alla Palestina, di portata tale da mettere in forse le condizioni di armistizio dello scorso 21 novembre.
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