Gli ikhwaniti del partito Islah, foraggiati dall'Emiro del Qatar, hanno cercato di sabotare il dialogo nazionale promosso dall'organizzazione Ansarullah ritirando i loro rappresentanti dall'assemblea che ha preso il posto del disciolto Parlamento.
Islah é stato seguito da un minuscolo partitino; tutte le altre forze politiche sono compattamente rimaste a ranghi completi nell'organismo che garantirà la governabilità del paese per i due anni che saranno necessari ad arrivare a nuove elezioni politiche.
Dopo gli inutili minuetti del Parlamento che invano ha cercato di far tornare in carica il dimissionario presidente Mansour Hadi ancora una volta i lacché degli interessi stranieri in Yemen tentano di far deragliare il processo di normalizzazione e pacificazione del paese.
Ma questi tentativi sono inutili, tantopiù quando si consideri che ormai i combattenti sciiti stanno risolutamente marciando verso Marib una volta messa completamente al sicuro l'area di Bayda, fino a questo momento limite ultimo delle loro avanzate.
Da Marib i combattenti di Ansarulah potranno controllare direttamente Aden e altri scali strategici, oltre a poter monitorare la più ricca zona petrolifera del paese.
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