venerdì 8 luglio 2016
I jet di Assad disintegrano una colonna di autocisterne dell'ISIS a Est di Rusheideh!
Nuovo brillante successo dell'Aviazione Siriana che con un preciso intervento a Est di Rusheideh, nell'Est della Provincia di Sweida ha annichilito un convoglio di autocisterne dell'ISIS che cariche di petrolio rubato si dirigevano a scambiarlo con gli sporchi soldi dei trafficanti che si arricchiscono col saccheggio delle risorse siriane.
Le dozzine di mezzi distrutte dai razzi e dai cannoni dei jet hanno preso a bruciare con tutto il loro carico creando colonne di denso fumo nero illuminate dalle vampe degli incendi e delle esplosioni, trasformando chilometri di strada in paesaggi degni dell'Inferno di Dante.
Il dominio del cielo é fondamentale nella campagna di repressione del terrorismo in Siria, questo spiega come mai la coalizione NATO-takfira ha a lungo insistito (senza esito, fortunatamente) affinché alla Siria venisse imposta una No-Fly zone come già in passato all'Irak e alla Libia.
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Però è provato che la superiorità aerea senza un contingente a terra in grado di sfruttare il risultato dei bombardamenti non è sufficiente!Ricordo che in Libia i carri armati di Gheddafi riuscivano spesso a nascondersi entro fabbricati o addirittura sotto gli alberi!
RispondiEliminaIn Irak la no fly zone non è servita a nulla perchè gli Irakeni non disponevano di un'arma aerea sufficiente a difendere le loro posizioni ed a bombardare quelle degli avversari!
In Siria è un altra situazione,molto diversa, sopratutto dopo l'intervento dell'aviazione russa e della russia come armamento a terra.Non penso si possa paragonare la quantità di armi e munizioni trasportati dalla navi russe a quella,pur elevata, che i russi trasportano con i loro cargo nei pochi campi di aviazione disponibili.
I russi se ne avrebbero fatto un baffo di una no fly zone,avrei voluto vedere chi avrebbe avuto il coraggio di affrontarli con le conseguenze che sarebbero potute avvenire!