venerdì 18 novembre 2016

Continuano gli attacchi aerei russi alla logistica dei terroristi: distrutto convoglio sulla M-5!

Bombardieri medi russi Su-24 e Su-34 hanno continuato senza tregua a colpire le vie di comunicazione e rifornimento dei terroristi tra i governatorati di Idlib e Aleppo; questa insistenza sulla logistica dei gruppi takfiri, come abbiamo già scritto altrove (anche nel nostro recente articolo su L'Opinione Pubblica) serve a indebolire le formazioni combattenti, degradandone la capacità di resistenza fino a quando per le forze siriane e le milizie loro alleate non sarà possibile non solo respingerle, ma annientarle definitivamente in scontri decisivi.

Nei pressi delle fattorie sperimentali ICARDA un convoglio di mezzi takfiri é stato individuato e completamente distrutto, lasciando sul terreno solamente carcasse calcinate e carbonizzate, prima che potesse raggiungere le retrovie takfire a Sud-Ovest della periferia di Aleppo.

Subito dopo altri apparecchi russi hanno cominciato a colpire la cittadina di Khan Touman e i suoi dintorni, che molto probabilmente sarà prossimamente oggetto di una vasta operazione terrestre per la sua liberazione. La pressione area russa é graduale e costantemente in fase di intensificazione, aspettiamo che cresca ulteriormente con l'impiego di nuove salve di missili balistici.

4 commenti:

  1. Ma quanti soldati ha oggi Assad?
    Federico

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    1. 200-250mila nell'Esercito Arabo Siriano (quindi senza contare Aviazione e Marina), più 80-120mila tra NDF e Brigate Baath.

      Diserzioni di massa non sono mai avvenute, al massimo si può parlare di 5-10mila persone che si sono allontanate dalle loro unità, ma di queste poche centinaia si sono unite alle milizie takfire che infatti hanno pochissimi siriani e sono tutte costituite da mercenari sauditi, turchi, ceceni, egiziani, libici, marocchini, turkmeni, persino malesi e indonesiani...

      chi parla di 'rivoluzione siriana', di 'primavera araba' é un coglione o un bugiardo (o un bugiardo coglione) se Assad non avesse avuto il sostegno attivo del 90 per cento della popolazione la Siria non sarebbe mai riuscita a resistere fino all'intervento massiccio russo e iraniano.

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    2. Parole sante Suleiman, che al giorno d'oggi soltanto gente decerebrata imbottita di velenosa propaganda che ribalta completamente la realtà dei fatti, ancora non capisce. Ma nonostante decerebrati, provocatori e disinformatori, la realtà incontrovertibile dei fatti è che Bashar al-Assad è ancora a Damasco, da legittimo Presidente della Siria, più forte che mai, e le orde assassine di tagliagole wahabiti sostenuti dai soliti Paesi canaglia sono destinati a sconfitta totale, mentre la Siria sopravvivrà e ne uscirà infine rafforzata, sia internamente per quanto riguarda la società siriana (che ha subito sulla propria pelle la guerra e il terrorismo wahabita e perciò sostiene attivamente Assad), sia militarmente, e politicamente.Mentre i nemici della Siria colpevoli di aver quasi completamente distrutto un Paese faro di civiltà e convivenza intra-etnica e religiosa nella regione, compiendo infami genocidi e crimini contro l'umanità, ne usciranno perdenti e molto probabilmente nel medio termine le loro responsabilità verranno definitivamente a galla. In Turchia, Erdoghan ha dichiarato che al-qaeda e daesh non hanno nulla dell'Islam e che anzi lo danneggiano, e che si tratta di organizzazioni create e sostenute da Paesi occidentali; ora resosi conto che le cose sono molto cambiate in peggio per i nemici della Siria, tenta di scaricare tutta la colpa su altri, facendo finta di non sapere che la quasi totalità dei rifiuti subumani wahabiti/taqfiri dono stati addestrati, armati, infiltrati in Siria, inquadrati e riforniti proprio dalla Turchia, sotto direttive di Erdoghan, e di come lui e la sua famiglia abbiano per anni beneficiato economicamente del commercio di greggio rubato in Iraq e Siria da daesh.

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  2. Liberando Idlib e sigillandone i confini potrebbe partire una grande offensiva a nord e nord-est e nel frattempo finire il lavoro di pulizia a sud, la provincia di Idlib ha rappresentato una delle corsie preferenziali da cui i turki immettevano di continuo terroristi armati in Syria, a dimostrazione che è la nato la principale organizzatrice del tentato genocidio del Popolo Syriano perchè attraverso un suo paese e quindi attraverso le sue strutture militari che si è compiuto il massacro contro la Syria, è inevitabile che tutto questo un giorno verrà svelato da un serio giornalismo e da storici indipendenti.

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