mercoledì 7 dicembre 2016

Le truppe siriane arrivano al cancello principale della Cittadella di Aleppo, ormai la città è quasi del tutto libera!

C'era un tempo in cui Aleppo non si chiamava Aleppo e tantomeno Halab, ma bensì Yamhad, ed era una cittadina estremamente più piccola consacrata al Dio delle Tempeste Hadad, vi si parlava Amorreo, e dalle sue mura un re semita dominava le vicine città di Carchemish, Irridu, Arpad, Urshu, Ebla, Hama e Ugarit.

Il palazzo di quel Re e il tempio dove onorava i suoi Déi sorgevano sulla più grande altura della città.



Quell'altura, oggi, é conosciuta come La Cittadella di Aleppo.

Occupata da ogni successivo conquistatore della città e della regione, essa contiene tesori archeologici seleucidi, romani, bizantini, arabi e successivi, tanto che nel 1994 nelle ex-caserme ottomane è stato inaugurato un museo di reperti rinvenuti negli scavi della zona.

Adesso dopo anni passati in mano ai sacrileghi takfiri, che l'hanno danneggiata in parte, la Cittadella di Aleppo è tornata in mano alle forze del Governo legittimo.

Speriamo che anche gli antichi Re di Yamhad, ormai polvere da millenni, e i loro Déi dimenticati, siano contenti di questo sviluppo.

2 commenti:

  1. l'hanno già liberata dai tafkiri?
    allora c'è lavoro abbondante per gli sminatori russi come a Palmyra!
    Sono già arrivati?

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    1. Diverse fonti riportano che l'egitto ha inviato in Syria un'unita del genio sminatori, per affiancare i Russi nella pulizia dagli ordigni abbandonati dai terroristi filo-occidentali, in modo da velocizzare il rientro della popolazione civile.

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