lunedì 24 aprile 2017

Capo wahabita invita il comandante di Al Nusra a "suicidarsi" per la vergogna della sconfitta di Hama!

Inizia lo scaricabarile tra i ciabattari.

La scoppola che si sono presi nel Nord della Provincia di Hama, dove il saliente che aggettava minaccioso verso il capoluogo é ormai completamente rettificato, é stata talmente dura e dolorosa che naturalmente bisogna trovare dei capri espiatori, altrimenti i ricchi pedo-emiri e principi sauditi e qatarioti potrebbero scegliere di spendere i loro milioni di dollari in puttane (trans), cocaina e whisky anziché in TOW, captagon e altri rifornimenti per i tagliagole.

A sentire le parole di Saleh al-Homawi, già comandante di un gruppo wahabita, il capo di Al Nusra Abu Mohammad Joulani "dovrebbe suicidarsi" per la vergognosa sconfitta patita dai suoi uomini: non sono molte settimane che questo individuo diffondeva via internet (tramite i soliti siti e account che non vengono MAI chiusi o censurati dai padroni della Rete) fotografie che lo ritraevano intento a "ponzare" sopra una mappa di Hama, come se contemplasse prossime vittorie e conquiste, mentre adesso le sue formazioni sono state cacciate da villaggi e cittadine che occupavano da più di un anno.

Vigliacco com'é non pensiamo che Joulani seguirà l'esempio dell'Ammiraglio Onishi, comandante supremo dei piloti suicidi giapponesi che, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, decise di unirsi agli oltre tremila aviatori che aveva mandato a morire contro la flotta yankee suicidandosi ritualmente.

Il coraggio (ma anche la dignità), come diceva Don Abbondio "uno non se lo può dare".

2 commenti:

  1. parole sante... nella persona adulta i controcojoni o si sono acquisiti sin già dalla più tenera età altrimenti non si possono né comprare al mercato Né darseli al momento della scelta importante.

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  2. La quinta armata non offre solo numeri di nuove reclute.
    Sotto la direzione russa, dimostra forte determinazione e, finalmente, offre opportunità di tenere il fronte, lasciando ai migliori reparti di proiettarsi in avanti.
    Per una Siria libera ed unita come un tempo.
    Federico

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