Per senso di responsabilità, per fiducia nelle capacità dell'Esercito, della Polizia Federale e delle unità del Ministero dell'Interno, oltre che per non lasciare argomenti alla propaganda settaria dell'ISIS le Milizie di Mobilitazione Popolare irakene hanno scelto di non prendere parte diretta alla liberazione di Mosul.
Il massimo che hanno fatto é stato presentarsi alla Porta del Levante, completando l'accerchiamento della città anche da Nordovest.
Per il resto si sono occupate di snidare i takfiri asserragliati intorno alla metropoli della Provincia di Ninive e sempre in questo loro ruolo ultimamente gli Hashd al-Shaabi si sono mobilitati intorno al villaggio di Hadar con l'intenzione di liberare alcune località in cui si sospetta che si nascondano seguaci del sedicente 'califfato'.
Le posizioni sono, rispettivamente, i villaggi di Ain Sadid ed Al-Olwani a Sud di Hadar e la Collina di Hilala a Nord.
Prima di dare il via alle loro operazioni militari gli Hashd al-Shaabi si sono incaricati di scortare al sicuro famiglie del luogo che sono riuscite ad abbandonare le loro case e sono state avviate a un campo di permanenza temporanea.
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