"La guerra odierna è una guerra di motori. La guerra sarà vinta da chi avrà una superiorità schiacciante nella produzione di motori" (Iosif Stalin)
Queste foto sono state scattate a Damasco in una delle più grandi officine per la manutenzione, la riparazione e la ricostruzione di mezzi blindati e corazzati dell'Esercito Arabo Siriano: decine di carri armati, dozzine di blindati e altri cingolati aspettano nei suoi capannoni di venire riportati all'efficienza per poi tornare sui campi di battaglia contro l'ISIS, Al-Nusra e altri takfiri.
Come già in Irak la estrema robustezza e affidabilità delle costruzioni meccaniche sovietiche e russe é la migliore garanzia del fatto che questi mezzi continueranno per lungo tempo ad eliminare terroristi mercenari; i 'tank' americani o europei, delicati, suscettibili e fragili, nelle stesse condizioni sarebbero da lungo tempo fuori combattimento.
Fantastico!
RispondiEliminaIl problema del mondo occidentale sono le vagonate di genialoidi che insegnano nelle facoltà scientifiche , boia delle menti non conformi , secondo me .
RispondiEliminaCerti mezzi hanno bisogno dinuna proggettazione "grezza" e questo solo la russia lo sa e lo ha capito, il resto del mondo pensa di usare la precisione e la raffinatezza dello shuttle anche in uno "scarpone" , che poi non va bene appena prende acqua o fango. Guardate gli Eotech che hanno grossi problemi con le vibrazioni mentre i punti rossi sovietici vanno anche quando si rompono ahaha
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