Dopo la raffineria Yanbu, colpita da un Borkan-2 lanciato dagli Houthi e dalle Guardie Repubblicane yemenite, che ha viaggiato per oltre mille Km per arrivare sul suo bersaglio, è stata la volta della base aerea "Re Fahd", vicino a Taif, di venire colpita e incendiata, riportando gravi danni alle strutture, da un missile balistico "Borkan-1", che ha volato per 700 Km prima di abbattersi sul suo obiettivo.
I media sauditi hanno provato a negare lo scacco, parlando di 'intercettazione' del missile yemenita, ma foto che mostrano chiaramente gli incendi e le colonne di fumo che si levano dall'aeroporto militare, messe in circolo a stretto giro, hanno smentito il tentativo di minimizzazione dei sicofanti di Riyadh.
Con forze armate doviziosamente dotate di ogni modello e variante di costosi sistemi americani e occidentali, ma un materiale umano del tutto scadente e incapace a usarli i Sauditi non hanno nessuna possibilità di contrastare efficacemente la tenace campagna di rappresaglia missilistica messa in atto contro di loro dalle forze combinate dell'Esercito di Sanaa e dei combattenti dei Comitati Popolari Ansarullah.
ci vorrebbe la stessa campagna missilistica sul Golan con un alleanza drusa/hezzbollha e hamas
RispondiEliminaW il BORKAN-1 !! , W gli Eroici combattenti HOUTHI e la Guardia Repubblicana Yemenita !! . Matteo
RispondiElimina