L'emittente RT ha rivelato stamane che poche ore prima una colonna dell'Esercito turco, penetrata nel territorio occupato dai terroristi filosauditi di Al Nusra e dai loro fiancheggiatori di altre sigle minori aveva preso a dirigersi verso la località di Al-Eis.
Non é chiaro che cosa i militari di Erdogan si aspettassero di ottenere con questa avanzata.
Comunque, l'artiglieria e i lanciamissili siriani si sono limitati a lanciare una trentina di salve progressivamente sempre più vicine al convoglio turco, fino a provocarne l'arresto e la ritirata.
Alcuni jet siriani hanno sorvolato la colonna, contribuendo a rafforzare l'idea che essa fosse completamente esposta alla potenza di fuoco siriana che avrebbe potuto colpirla in qualunque momento.
La presenza di due F-16 di Ankara sulla regione di Kamari non ha modificato gli equilibri di forza, visto che cinque jet russi stavano volando contemporaneamente sopra Abu Duhur.
Da diversi giorni i Turchi hanno attaccato le milizie curde nel cantone di Afrin, senza riuscire a ottenere risultati di sorta e incorrendo in forti perdite.
L'intervento turco é attentamente controllato dagli alleati regionali e internazionali della Siria che hanno chiarito come l'integrità territoriale della Repubblica Araba non deve essere messa in discussione in alcun modo.
http://www.fort-russ.com/2018/01/reports-that-majority-of-turkish-led.html
RispondiEliminainteressante notare che nel (cosidetto) esercito turco in Siria sembra che i turchi siano una minoranza.
Cio'potrebbe essere indirettamente confermato dal numero esiguo delle perdite "ufficiali" annunciate.
L'importante è che i turki contribuiscano al calo demografico dei terroristi del fake syrian army e del fronte separatista kurdo, e poi che se ne vadano fuori dalle palle, cosa conveniente per loro, dato che hanno sempre avuto problemi a combattere contro un'esercito serio, al pari dei pisciamerda e dei loro alleati americano-sionisti.
RispondiEliminaLo aveva detto la bestia ottomana Erdogan che l'azione sarebbe continuata nell'Idlib, non limitandosi ad Afrin e ai curdi.
RispondiEliminaSospetto che lo scopo utlimo del boia Erdogan sia simile a quello degli amerikani, cioè costituire aree-santuario nel nord della Siria, per organizzare nuove orde di terroristi e destabilizzatori.
Ciò dovrebbe suonare la sveglia in primo luogo per i russi, perché i siriani, mi è parso di capire, non vogliono i turcoidi sul loro territorio.
E tu credi davvero che i russi non comprendano la situazione sul campo? Credi davvero che abbiano bisogno dei nostri consigli?
EliminaDiciamola cosi': Quanto piu' territorio sottraggono i turki ai peshmerda filo-usa,tanto meno dovrai giocartela con lo zio sam quando verra' il momento di riprendertelo,inoltre insegna ai curdi quanto le promesse americane valgano,conseguentemente forse(ma non ci spero troppo),suggerira'loro di accettare una maggiore autonomia rientrando all'interno della Siria...Pero'visto che ad Est dell'eufrate si sono accaparrati la maggior parte del petrolio che veniva prodotto in Siria,non penso che gli americuli sloggino di propria volonta'facilmente,ergo credo che ci vorranno anni di guerriglia e una situazione insostenibile per costringeli ad andarsene...
RispondiEliminaAndrà a posto tutto in automatico vedrete.
RispondiEliminaQualsiasi operazione che non sia autorizzata dal governo di Assad prima o dopo crea uno stallo. Non è la terra dei cachi la Siria.
Macor