Sembrerà una sciocchezza stereotipata, ma dal suo viso traspare la sincerità generosa che lo ha portato, lui nativo della Crimea, a partire volontario per difendere la patria di un altro popolo, messa in pericolo dalle stesse forze imperialiste che egli aveva visto all'opera in Ucraina.
Speriamo che il nostro pubblico apprezzi questa ulteriore testimonianza che aiuti a sentire ancora più vicina umanamente e personalmente la figura di Filippov e ad apprezzarne il grande sacrificio.
Rip. Che differenza dai piloti amerecanni, questo sembra uno di noi, semplice. Gli americani danno fastidio solo a vederli
RispondiEliminaMacor
Grazie da parte mia , perché nonostante mi fosse sconosciuto , la sua morte è qualcosa che mi ha colpito.
RispondiEliminaHa vissuto meglio comunque di tanti occidentali della sua età , che vivono una vita vuota per poi finire nell'Abisso dopo la morte.
Spero che il Signore l'accolga.
chi muore per la giusta causa e per onore e caro agli Dei e finisce nel paradiso degli eroi , che differenza con noi occidentali a tutto il mio rispetto
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