giovedì 24 maggio 2018

Le attività resistenziali da parte della popolazione siriana a Raqqa e Hasakah iniziano a venire notate anche dai media Usa!

Circa un paio di mesi fa, sulla scorta di una segnalazione dell'amico e collaboratore Guido Benni diedi notizia al folto pubblico di lettori di questo blog della costituzione di gruppi autonomi per la resistenza armata e disarmata all'occupazione curda di territorio siriano nei governatorati di Raqqa e Hasakah, occupazione sostenuta e facilitata anche dalla presenza di un certo numero di personale militare Usa nel Nord-Est della Siria.

Adesso l'esistenza della Resistenza Popolare Siriana é stata notata anche dal columnist Whitley Webb, del sito internet americano Mint Press News (bel gioco di parole).



Il gruppo ha già una notevole presenza mediatica, tramite la quale il "journo" americano deve essere evidentemente venuto a conoscenza della sua esistenza; inoltre nell'articolo cita correttamente gli appelli dei militanti alla popolazione civile a sostenere gli sforzi del loro gruppo e a mettersi direttamente in gioco tramite proteste pacifiche, scioperi, boicottaggi e ogni azione non-armata utile a rendere impossibile la vita agli occupanti a stelle e strisce e ai loro gunga-din dai vessilli colerosi.

L'articolista giustamente nota che, fuggiti durante la fase più disumana dei bombardamenti Usa, circa 95000 abitanti di Raqqa sono tornati in città solo per trovala distrutta per quattro quinti: non essendo aiutati in alcun modo dai vassalli curdi degli Americani invasori, queste migliaia di cittadini arabi siriani sono un terreno di coltura ideale per la militanza armata e un 'mare' in cui i 'pesci' delle cellule di Resistenza potranno, per dirla con Mao, nuotare agevolmente.

Ancora una volta é dimostrato che PALAESTINA FELIX sa prevedere, precorrere e anticipare i 'trend' degli eventi mediorientali, addirittura mesi prima che i media Usa (infinitamente più ricchi e meglio equipaggiati) si accorgano delle situazioni in evoluzione sul terreno.

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