venerdì 30 agosto 2019

Incidente al Centro Spaziale "Imam Khomeini", distrutto sulla piattaforma un razzo 'Safir'!

Sicuramente diversi tra i miei lettori più attenti avranno già sentito di questa notizia, ma sento comunque il dovere di presentarla sul mio blog per onorare l'impegno a riportare fatti ed eventi dell'arena politico-strategica mediorientale anche quando essi sono negativi e/o spiacevoli.

Alcune ore fa, sulla piattaforma di lancio del Centro Spaziale Imam Khomeini, nell'Iran del Nord, un razzo vettore "Safir SLV" é esploso durante le operazioni di preparazione al decollo.

Immediatamente gli spin-doctors del cialtronesco Presidente Usa Donald Drumpf (Trump) hanno emesso un tweet 'passivo-aggressivo' nel quale si dichiara il 'non coinvolgimento' statunitense in tale incidente, ovviamente per portare il pubblico generalista a pensare che EFFETTIVAMENTE esso sia il frutto di un qualche tipo di sabotaggio Made in Usa.

Il numeroso ed affezionato pubblico di PALAESTINA FELIX sa bene che decine e decine di volte gli imperialisti anglo-americo-sionisti hanno cercato di danneggiare e ritardare i progressi tecnologici della Repubblica Islamica, ricorrendo a tutti i mezzi, persino agli assassinii contro ingegneri, ricercatori e scienziati iraniani.

Qualunque sia la verità, che ora come ora non ci é dato di conoscere, possiamo essere certi che il programma spaziale e missilistico iraniano continuerà con inesausta energia, superando il momento difficile e raggiungendo sempre nuove vette di eccellenza.

Che Drumpf (Trump) si 'goda' pure la sua vergognosa esultanza, imparerà presto, come hanno imparato tutti i suoi predecessori da Jimmy Carter in avanti, che ci vuole ben altro per rallentare (e non parliamo neanche di 'arrestare') la marcia del popolo iraniano e della sua Rivoluzione!

1 commento:

  1. ONORE AGLI SCIENZIATI E AI TECNICI IRANIANI

    RICORDATE COSA E' SCRITTO NEL CORANO

    "SE ANCHE LA CONOSCENZA FOSSE DISTANTE QUANTO LE STELLE DELLE PLEIADI,
    PRIMA O POI UOMINI DELLA PERSIA (=IRAN) ARRIVEREBBERO A RECLAMARLA".

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