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sabato 1 agosto 2020

I primi cinque Su-35 (di 24) sono stati consegnati dalla Russia all'Egitto!


L'aviazione militare egiziana ha recentemente ricevuto dalla Russia cinque caccia jet Sukhoi-35, nonostante le minacce e la pressione degli Stati Uniti.
Secondo le immagini che sono state rilasciate oggi e che raffigurano detti aviogetti a Komsomolsk-on-Amur, i loro numeri di serie sarebbero 9210-9211-9212-9213-9214.
Secondo l'accordo siglato per un valore di 2 miliardi di dollari tra Russia ed Egitto nel 2019, l'aeronautica egiziana riceverà 20 caccia Sukhoi-35 da Mosca. Dopo questo accordo, gli Stati Uniti come al solito, hanno minacciato l'Egitto che l'acquisto di armamenti dalla Russia, potrebbe portare a sanzioni da parte di Washington.

mercoledì 15 luglio 2020

Scacco matto al turconano erdogan: l'Egitto autorizzato a intervenire in Libia!


Il Parlamento libico, unico organo rappresentativo derivato da libere elezioni, ha dichiarato che le Forze armate egiziane hanno “pieno diritto di intervenire per proteggere la sicurezza nazionale libica ed egiziana” in caso di “minaccia imminente per la sicurezza dei due Paesi”.

I figli di papà che in Italia giocano ai giornalisti coi soldi di Finmeccanica hanno ripubblicato la nota  che è stata diffusa nella notte sul sito web della Camera dei Rappresentanti che, secondo indiscrezioni, avrebbe accolto con favore la dichiarazione di Abdel Fatah Al Sisi nella quale si chiedono “sforzi concertati tra i due paesi fratelli per garantire la sconfitta dell’occupante invasore (la turchia del sultanetto erdogan) e preservare la nostra sicurezza nazionale comune".

La nota del parlamento chiarisce che garantire l’equa distribuzione della ricchezza e delle entrate petrolifere per la popolazione, “è un requisito legittimo per tutto il popolo libico”.

mercoledì 20 marzo 2019

Ventiquattro supercaccia Su-35 per l'aviazione egiziana!

Una notizia che segnala un infittirsi dei rapporti tra forze armate egiziane e russe per il nostro trafficato Canale Youtube.

L'Egitto ha espresso l'intenzione di acquisire un'intera squadriglia di Sukhoi-35 (il più avanzato caccia da superiorità aerea attualmente sul mercato) insieme a un 'package' di missili, parti di ricambio e servizi di addestramento e conversione dei piloti per circa 2 miliardi di dollari Usa.

martedì 29 gennaio 2019

La Situazione libica: Haftar è in vantaggio, ma ha bisogno di un alleato affidabile

Nuovo lungo e dettagliato video, corredato da immagini accuratamente selezionate, per il nostro sempre più frequentato Canale Youtube.

Un ringraziamento a tutti coloro che nella giornata di ieri, hanno fatto lievitare il "minutaggio" delle visualizzazioni a OLTRE DUEMILA MINUTI!
"Suleiman Kahani" si avvia a diventare il più importante canale youtube italiano dedicato alle questioni mediorientali...e tutto grazie a voi!

Il video di oggi, dedicato alla delicata situazione libica, é il modo in cui il vostro sempre amabile ed affabilissimo Caporedattore vi vuole ricompensare!
Buona visione!

lunedì 15 ottobre 2018

Al-Sisi vola a Sochi per incontrare Putin e Medvedev e rinsaldare ulteriormente l'intesa russo-egiziana!


Il Presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi inizia lunedì una visita ufficiale di tre giorni in Russia, ha detto oggi il suo portavoce, Bassam Radi.

Secondo quanto comunicato, ci si aspetta che Al-Sisi e Putin discutano i modi per migliorare le relazioni bilaterali Mosca-Il Cairo a tutti i livelli. "Oltre a ciò, le parti continueranno a essere consultate e coordinate a livello regionale e internazionale, al fine di rafforzare il partenariato tra Egitto e Russia", ha affermato.

mercoledì 25 aprile 2018

Cronache della decadenza dell'Impero; i Sauditi al Qatar: "Andate avanti voi!"

Lo stupido attacco missilistico contro la Siria di undici giorni fa ha mostrato a tutto il mondo come, di fronte alla ordinata solidarietà della Russia coi suoi alleati euro-asiatici l'imperialismo anglo-american-sionista sia ormai una tigre di carta, non avendo più i mezzi per sottomettere i suoi avversari in violazione del Diritto Internazionale e non potendo, d'altra parte, scatenare confronti militari illimitati per imporsi in teatri regionali e limitati.

La cosa non ha tardato ad avere ripercussioni.

lunedì 23 aprile 2018

Al-Sisi si prepara a spazzare l'ISIS via dal Sinai e l'occidente filo-terrorista 'scatena' i suoi mastini "umanitari"!

Strano "umanitarismo" quello delle ONG occidentali (AmneSY International, Human Rights Watch e similari)...essendo tutte operazioni di copertura per i servizi segreti a stelle e strisce, a sei punte, NATO o direttamente transnazionali (Soros society e simili...) si accalorano per il fato di sgozzatori e tagliatori di teste, ma non versano una lacrima per le popolazioni siriane, yemenite, irakene oppresse e massacrate dai loro amici takfiri.

Il Presidente Al-Sisi, lo sappiamo, é un fervente patriota e un accanito servitore dello Stato e del Popolo egiziano...non é una margheritina, ma gli Statisti NON POSSONO PERMETTERSI di essere 'margheritine' (altrimenti vengono fatti fuori...Allende docet...); dopo che l'ISIS, con un suo attacco suicida, ha assassinato oltre 300 persone colpendo un'affollata moschea nel Nord Sinai, Al-Sisi ha dato ordine ai comandanti della sicurezza interna e delle forze armate di preparare una vasta operazione antiterrore che spezzi la schiena del sedicente 'califfato' nella penisola che separa l'Egitto dalla Palestina.

giovedì 19 aprile 2018

"L'Esercito Egiziano non é una compagnia di mercenari!" Al-Sisi (per interposta persona) 'silura' le lusinghe di Trump!

"Le forze armate egiziane non sono costituite da mercenari e non possono venire 'comprate' o 'affittate' da Stati o entità straniere per fare i loro voleri. La sola idea é totalmente inaccettabile e chiunque covasse l'intenzione di formulare simili richieste dovrebbe capire l'assurdità di tali propositi".

Questa la dichiarazione che l'Ex-sottosegretario egiziano per i Servizi di Informazione, Mohammed Rashad, ha rilasciato ai media nazionali una volta che ha iniziato a diffondersi la voce, riportata dal Wall Street Journal, che la Casa Bianca aveva espresso l'intenzione di "chiedere" al Cairo di inviare truppe in Siria per sostituire le poche centinaia di militari americani presenti nella zona.

lunedì 15 gennaio 2018

Al-Sisi giura di difendere la "sovranità idrica" dell'Egitto minacciata dai progetti etiopici finanziati e istigati da Tel Aviv!

Pur promettendo di "non ricorrere mai alla forza contro Stati vicini e fratelli" il Presidente egiziano Al-Sisi ha messo in chiaro che Il Cairo non tollererà progetti di dighe o deviazioni del corso del Nilo che possano impattare negativamente sulla 'sovranità idrica' del paese.

E' da molto tempo infatti che, istigati e in alcuni casi direttamente o indirettamente finanziati da Tel Aviv certi paesi dell'Africa Nera vorrebbero intrappolare sempre più acqua del grande fiume dell'Antichità, da sempre legato alla Storia, alla Cultura, persino alla Religione Primigenia dell'Egitto.

mercoledì 22 novembre 2017

Saad Hariri sta assistendo alla parata militare dell'Indipendenza insieme al Presidente Aoun e a Nabih Berri!

Saad Hariri, reduce dalla "cattività avignonese" in quel di Riyadh sta prendendo parte insieme al Presidente Aoun e al portavoce del Parlamento Nabih Berri alle celebrazioni per il 74esimo anniversario dell'indipendenza libanese.

Arrivato a Beirut dopo essere stato al Cairo (dove si era incontrato col Presidente Al-Sisi) e a Cipro poco prima di mezzanotte, é subito andato a rendere omaggio alla tomba del padre prima di ritirarsi nel suo "quartier generale" nel centro della città.

martedì 21 novembre 2017

In nuovo segnale di indipendenza da Riyadh Al-Sisi incontrerà al Cairo il Premier libanese Hariri, sulla strada del ritorno a Beirut!

Il Presidente egiziano Abdelfatah al-Sisi ci tiene a dimostrare che l'Egitto, paese di quasi cento milioni di abitanti, una volta leader del Mondo Arabo e dei Paesi Non-Allineati, erede di millenni di Storia e Cultura, non é un "Kuwait" o un "Bahrein" che i predoni di galline di Casa Saoud possano mettersi in tasca con qualche petrodollaro e far danzare al ritmo di loro piacimento.

Dopo aver subito l'onta di ospitare un vertice della Lega Araba trasformato in "pollaio filosaudita" (da cui erano assenti Siria, Irak, Libano, Algeria...praticamente tutti i paesi più importanti del Mondo Arabo), Al-Sisi ha annunciato che ha intenzione di incontrare Saad Hariri, Premier libanese reduce dalla sua 'vacanza' francese che domani tornerà ufficialmente a Beirut per il Giorno dell'Indipendenza Nazionale.

domenica 8 ottobre 2017

La Russia ha inviato all'Egitto altri lanciamissili Antey-2500!

Questa foto esclusiva che siamo felici di poter proporre al nostro numerosissimo e affezionato pubblico grazie al prezioso contributo di un ottimo amico é stata scattata in Russia il 17 settembre ultimo scorso.

In essa si nota un complesso lanciatore Antey-2500 (la versione dell'S-300 in grado di intercettare persino vettori balistici) dipinto coi colori delle Forze Armate egiziane, caricato su un trailer trasporto e pronto a venire spostato fino al bastimento che lo porterà in Nordafrica.

mercoledì 27 settembre 2017

Jet ed elicotteri russi entrano nell'ordine di battaglia delle forze armate egiziane!

La foto che presentiamo in apertura mostra due MiG-29M2 con la livrea dell'Aeronautica Egiziana in volo presso la base aerea di Lukhovitsy, in Russia; é probabile che al comando degli apparecchi ci siano già ufficiali piloti del Cairo, in corso di conversione sulla nuova piattaforma.

E' uno degli indizi dell'avanzamento nello stato dell'adozione dei nuovi jet da parte dell'aviazione di Al-Sisi, parte del più vasto accordo per la vendita di armi russe all'Egitto che segna il riavvicinamento politico-strategico dei due paesi dopo una quarantina d'anni.

martedì 12 settembre 2017

Le consegne dei MiG-29 (e -35) all'Egitto sono in corso e termineranno entro due anni da adesso!!

L'agenzia stampa russa TASS ha confermato oggi che le consegne di intercettori multiruolo MiG-29M all'Aviazione Egiziana sono in pieno svolgimento e che dovrebbero venire completate con gli ultimi dei 50 esemplari trasferiti in Nordafrica entro l'inizio del 2020.

Questo vuol dire che nei tre anni intervenuti tra la firma dell'accordo Al-Sisi / Putin i piloti del Cairo si sono già recati in Russia a compiere i necessari corsi di "conversione" sulle nuove macchine, la cui vendita segna il riavvicinarsi di Russia ed Egitto dopo quasi quarant'anni di separazione geopolitica dovuta alla svolta filoamericana e filo-occidentale di Anwar Sadat, che distrusse l'eredità del Nasserismo e del socialismo nazionalista panarabo.

mercoledì 23 agosto 2017

Fotonotizia esclusiva! In anteprima per l'Italia PALAESTINA FELIX mostra la torretta dell'ultima versione modificata dell'M-60A3 dell'Esercito Egiziano!

Più volte e con veemenza abbiamo dichiarato che l'M-1 Abrams americano nelle sue varie versioni è una patetica scusa per un carro armato, assolutamente inadatto a comparire decentemente su un moderno campo di battaglia integrato.

E con ragione, perché fa veramente schifo.

giovedì 29 giugno 2017

Il Governo egiziano cancella il programma di modernizzazione della sua flotta di carri armati T-55 e T-62!

Siamo venuti a conoscenza del fatto che il Governo del Cairo avrebbe deciso di "staccare la spina" al programma di modernizzazione della vasta flotta di carri armati di epoca sovietica T-55 e T-62.

Apparentemente la decisione sarebbe motivata da considerazioni economiche: secondo gli scribi del Paese delle Piramidi il livello di spesa previsto dal programma in questione renderebbe "più economico" l'acquisto ex-novo di un pari numero di altri carri armati.

Ma, come diciamo sempre (SEMPRE) e specialmente con riguardo all'industria della Difesa "più economico" non vuol dire automaticamente 'meglio'.

Pensateci un po'; anche con un livello di spesa enorme il denaro investito darebbe lavoro a officine egiziane, verrebbe pagato a operai e operaie egiziane ed egiziani che poi spenderebbero lo stesso denaro per dar da mangiare e per mantenere le proprie famiglie, sarebbe dunque rimesso in circolo a vantaggio esclusivo dell'economia egiziana.

martedì 27 giugno 2017

Gli F-16 di Al-Sisi distruggono una colonna di 12 veicoli dell'ISIS che cercava di infiltrarsi in Egitto dalla Libia!

Il grande timore del Presidente Al-Sisi é quello che i takfiri dell'ISIS, venendo sconfitti e scacciati dalla Libia, possano infiltrarsi oltre il poroso confine desertico tra i due paesi e impiantare basi e covi nelle zone desolate dell'Egitto occidentale.

La cosa stava quasi per succedere oggi quando una colonna di automezzi si apprestava ad attraversare il confine provenendo dalla Libia.

martedì 13 giugno 2017

FOTO ECCEZIONALI degli elicotteri Kamov 52 che la Russia si appresta a inviare all'Egitto!

Gli elicotteri sono pronti: la livrea desertica é adeguatissima al loro prossimo teatro d'impiego (il Sinai dove contribuiranno a fare secchi molti scarafaggi dell'ISIS e dell'Ikhwan) e le marche li identificano correttamente come apparecchi delle forze armate egiziane.

Ma questi due Kamov-52 si trovano, per ora, ancora in Russia, dove piloti e colladuatori stanno ultimando i controlli per essere definitivamente certi di inviare al Presidente Al-Sisi le armi avanzate e affidabili che ha richiesto per far fronte alle minacce che gravano sul Paese delle Piramidi.


venerdì 24 marzo 2017

Hosni Mubarak, ex-leader dell'Egitto per trent'anni, è tornato a casa, prosciolto dalle accuse per la repressione del 2011!

A quanto riferito da fonti egiziane, l'Ex-presidente Hosni Mubarak, che ereditò la guida del paese dopo l'attentato mortale ad Anwar Sadat (nel quale egli stesso rimase ferito) mantenendola fino agli eventi di Piazza Tahrir avrebbe lasciato dopo anni di internamento la struttura ospedaliera militare di Maadi, rientrando nella sua villa di Heliopolis.

La figura dell'Ex-presidente, nel mutato panorama politico del paese, non risulta più né minacciosa, né 'ingombrante' e si capisce perché il Presidente Al-Sisi, nel bel mezzo di un delicatissimo "riposizionamento strategico" dell'Egitto preferisca lasciare che il vecchio e malato predecessore passi i suoi ultimi anni a casa propria.

martedì 14 febbraio 2017

Il Parlamento del Cairo chiede la riammissione della Siria nella Lega Araba!

D'accordo, é un'organizzazione inutile e puramente scenografica, però ammetterete che anche la scenografia a volte ha la sua importanza; del resto, buona parte della strategia delegittimatrice dei paesi sostenitori del terrorismo ikhwano-wahabita per preparare la deposizione di Assad passava proprio per l'esclusione della Siria dalle organizzazioni internazionali.

La notizia quindi che il Comitato parlamentare egiziano per gli Affari Arabi abbia ufficialmente richiesto la riammissione della Siria nei ranghi della Lega Araba, è per tutti i veri e sinceri amici di Damasco un motivo di incoraggiamento e, forse, anche di sollievo.