martedì 11 gennaio 2011

Accademici israeliani boicottano il centro studi dell'insediamento illegale di Ariel

Centocinquantacinque esponenti del mondo accademico israeliano hanno dichiarato la propria intenzione di boicottare un Centro studi universitario costruito nell'insediamento ebraico illegale di Ariel, che sorge nella Cisgiordania centrale su terra rubata ai Palestinesi.

Radio israel international ha annunciato che fra le dozzine di firmatari del documento sono presenti anche gli illustri premi Nobel come Yehoshua Kolodny dell'Istituto ebraico di Gerusalemme, Benjamin Isaac dell'Università Ramat Aviv di Tel Aviv e Itamar Procaccia dell'Istituto di Scienze Weizmann.

Il documento, stilato dal professor Nir Gow del Dipartimento di Fisiochimica dell'Istituto Weizmann denuncia le insopportabili condizioni imposte ai Palestinesi che vivono a poche centinaia di metri dall'insediamento, circondato dalle usuali e odiose barriere dell'Apartheid, che vengono privati di servizi tanto basilari da costituire praticamente una violazione dei Diritti umani.

"Ai palestinesi dei villaggi circostanti non solo vengono negati trasporti, sanità, istruzione, ma persino l'acqua corrente; lavorare all'Istituto di Ariel, tenervi una conferenza o anche solo visitarlo, ci trasformerebbe in aguzzini di coloro che soffrono in quei villaggi, questa é la realtà della politica israeliana di Apartheid".

Il Ministro dell'Educazione dello Stato ebraico, Gideon Saar (di cui la foto soprastante ci mostra una posa particolarmente ispirata), ha criticato la scelta dei professori e dei premi Nobel israeliani.

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