mercoledì 4 gennaio 2012

La Mauritania smantella una rete di spionaggio sionista! Collegamenti col caso dell'assassinio di Mahmoud al-Mabouh


I media mauritani hanno riportato la notizia che le autorità locali avrebbero localizzato e smantellato una rete spionistica messa in piedi dai servizi segreti del regime ebraico, che comprendeva contatti e agenti locali e di diverse altre nazionalità, tutti comunque più o meno radicati in profondità nella comunità economica e politica del paese.

Le fonti indicano che i personaggi reclutati dal Mossad sarebbero stati pedinati e sorvegliati a lungo e, una volta accumulate prove bastevoli alla loro incriminazione, rapidamente arrestati nel corso di una vasta operazione coordinata. Secondo il quotidiano Al-Huriyeh (La Libertà) la rete di spionaggio sarebbe stata creata soprattutto per tramite di una locale agenzia turistica.

Di particolare interesse sarebbe una lettera rinvenuta dagli investigatori, indirizzata all'ambasciata degli UAE (Emirati Arabi Uniti) in Mauritania, nella quale uno dei principali sospettati, sentendosi ormai braccato, chiedeva asilo promettendo rivelazioni di dettagli importanti sull'omicidio di Mahmoud al-Mabouh, il rappresentante di Hamas assassinato a Dubai da uno squadrone della morte sionista. Riferimenti erano presenti nella missiva anche sul caso dell'esplosione di un aereo passeggeri etiope in Libano.

La Mauritania ha sospeso ogni relazione diplomatica con l'entità sionista dopo l'aggressione contro Gaza consumata da quest'ultima giusto tre anni fa.

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