lunedì 26 marzo 2012

La sorella di Basem Khandakji, ingiustamente arrestata, entra in sciopero della fame a oltranza!


Il nome di una nuova giovane donna coraggiosa si unisce al doloroso rosario di quanti, nelle galere e nelle caìne dell'occupazione sionista, sottoposti a torture, abusi, angherie di ogni sorta, hanno deciso di trasformare la propria sofferenza in arma e il proprio corpo in un campo di battaglia contro la crudeltà e la mancanza di scrupoli dei boia e degli aguzzini dell'Apartheid, privandosi volontariamente del cibo in uno sciopero della fame a oltranza che potrebbe benissimo concludersi con la loro morte.

La giovane in questione, Amani al-Khandakji, arrestata senza accusa o giustificazione alcune, trattenuta in cella unicamente grazie a quell'abominio giuridico detto della 'Carcerazione Amministrativa', ha comunicato al suo avvocato Firas Sabah la decisione di entrare in sciopero della fame quando é stata trasferita dalla prigione di Hawara a quella di Askelon; Amani era stata letteralmente rapita dalla sua residenza all'alba di martedì scorso e chiede per interrompere lo sciopero di venire immediatamente liberata.

Amani é sorella di Basem khandakji, prigioniero politico e combattente per la libertà della Palestina che é rinchiuso nelle prigioni sioniste da quasi otto anni. L'unico motivo per cui é stata arrestata é evidentemente quello di minacciare psicologicamente il fratello e convincerlo a collaborare con l'occupazione sionista. La Fondazione Dameer per i Diritti Umani ha richiesto l'immediata liberazione della giovane.
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