giovedì 29 marzo 2012

Attivisti irlandesi arrivano nella Striscia di Gaza: "Dobbiamo far capire all'Occidente ipocrita e distratto la gravità dell'emergenza umanitaria!"


Un gruppo di quindici attivisti irlandesi guidati dalla cantante di sean-nòs Treasa Ni Cheannabhain hanno finalmente raggiunto la Striscia di Gaza attraverso il varco di confine di Rafah dopo essere stati bloccati al confine per alcuni giorni dalla parte egiziana. Secondo quanto dichiarato ai microfoni di PressTV gli attivisti ritengono che, se la maggior parte della colpa per le gravi condizioni di emergenza in cui versa il ghetto palestinese sono ovviamente da addossare al regime ebraico dell'Apartheid, una dose di corresponsabilità va data all'Egitto che a un anno dalla cacciata del fantoccio filosionista Mubarak non ha ancora aperto alle merci il suo varco di confine.

Gli Irlandesi hanno portato con loro una simbolica quantità di medicinali per patologie gravi, particolarmente rari nella Striscia assediata, come droghe per chemioterapia e farmaci contro le insufficienze renali. "E' importante che gli occidentali, gli europei si rendano conto di quali sono le vere condizioni della Striscia di Gaza, le cui tribolazioni sono eclissate da una congiura del silenzio dei media maggiori, tutti uniformemente controllati o subservienti agli interessi sionisti". La delegazione si é impegnata a preparare un reportage completo da Gaza e a diffonderlo il più possibile con tutti i mezzi di comunicazione disponibili e raggiungibili.

 A questo scopo gli ospiti sono stati accompagnati a visitare ospedali, cliniche, scuole, strutture sociali e di assistenza, ma anche le rovine degli attacchi e dei bombardamenti israeliani che hanno martirizzato la Striscia litoranea in questi ultimi anni, con il triste e sanguinoso apice nel brutale pogrom militare di 'Piombo Fuso', costato la vita a oltre 1500 abitanti civili di Gaza, tra esse moltissime donne e bambini.
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