giovedì 29 marzo 2012

L'Esercito siriano muove al confine settentrionale e prende il controllo di Janudiyeh!


Le forze armate siriane hanno preso pieno controllo della cittadina di Janudiyeh e dell'area circostante; posizione strategica nella regione settentrionale ove corre il lungo confine con la Turchia, parte attiva del complotto internazionale imperialista e sionista che nel corso degli ultimi dodici mesi ha cercato, tramite l'infiltrazione di nuclei terroristi takfiri e wahabiti, di diffondere il caos e la violenza nella Repubblica araba, per appiccare l'incendio della guerra civile e costringere Assad alle dimissioni.

Fortunatamente grazie al grande seguito del Presidente tra la popolazione, alla lealtà delle forze armate e all'importantissimo sostegno politico e diplomatico ricevuto a vari livelli da Iran, Russia e Cina sia pure a caro prezzo la minaccia é stata sventata e adesso proprio alla Turchia é rimasto in mano il 'cerino acceso' visto che controlla l'ultimo confine abbastanza vasto e poroso da poter fornire accessi da cui sostenere i pochi mercenari ancora attivi nel paese e che deve ospitare la seconda conferenza 'Amici della Siria', meeting di presunti dissidenti anti-Assad, in realtà convegno di fantasmi dopo che la prima conferenza, tenutasi a Tunisi fra proteste e contestazioni, si é chiusa in una debacle con accuse incrociate e dimissioni a catena, con le varie fazioni che si imputavano l'un l'altra il fallimento dell'insorgenza armata.
Pinocchio-Erdogan, mal consigliato da Gatto-Obama e Volpe-Netanyahu, spreca il patrimonio di fiducia che aveva guadagnato presso i paesi arabi negli ultimi anni...
La mossa siriana al confine vuole prevenire ogni possibilità che l'esercito turco varchi la frontiera per stabilire 'zone cuscinetto' ove offrire rifugio e protezione ai terroristi superstiti; qualcosa che in passato Erdogan e il suo Ministro Davutoglu avevano ventilato di poter fare. Nella presente crisi i due architetti della Turchia Neo-Ottomana si sono comportati come contadini che, avendo messo insieme un gruzzoletto dopo anni di economie e sacrifici, siano andati in città nel giorno di fiera e lo abbiano scialacquato in un colpo solo puntandolo in un gioco d'azzardo. Dove nella metafora il gruzzoletto stava nel patrimonio di credibilità accumulato in anni di politica di buon vicinato e di non-interferenza nei confronti dei vicini arabi e non, con i rapporti con l'Irak e con lo stesso Assad che erano se non idilliaci almeno molto buoni e il gioco d'azzardo la vera e propria 'ruota della fortuna' su cui, come Pinocchio di fronte al Gatto (Obama) e alla Volpe (Netanyahu) Erdogan e soci hanno investito tutti i loro 'zecchini' nella speranza di vedere instaurato a Damasco un travicello manovrabile a piacere.
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