giovedì 12 aprile 2012

Mentre l'Unione Africana cincischia Khartoum distrugge ponte strategico a Bentiu, bloccando i rinforzi di Salva Kiir!


Con un abile e preciso raid aereo di sorpresa che ha colto del tutto impreparate le raccogliticce milizie del 'cowboy' Salva Kiir le forze aeree di Khartoum hanno colpito e distrutto il ponte ai margini di Bentiu, la capitale della provincia di Unity in territorio sud-sudanese, tramite cui passava la principale arteria di traffico verso la regione di Heglig, minacciata dalle truppe di Juba nonostante essa, con i suoi ricchi giacimenti petroliferi, spetti di diritto al Governo sudanese. Il dittatore-clown di Juba pensava che, con il sostegno di Obama e Netanyahu, sarebbe stato un gioco da ragazzi occupare uno dei pochi territori petroliferi rimasti al Nord di Omar Bashir, ma la pronta reazione militare di Khartoum lo ha fatto amaramente ricredere.

Non é chiaro se gli apparecchi coinvolti nell'attacco siano gli stessi 'Antonov' a elica che finora l'aviazione nordsudanese aveva a volte usato come 'bombardieri improvvisati' nella lotta antiguerriglia e anti-terroristica contro le milizie sostenute da Salva Kiir in Darfur e Nord Kordofan (le ultime due province fertili e ricche d'acqua rimaste al Nord dopo lo 'stupro' del fasullo referendum secessionista imposto da Usa e Israele - vedi foto) ma il livello di precisione necessario per centrare e distruggere un ponte porta a dubitarlo, probabilmente questa volta Khartoum ha fatto decollare i suoi Mig-23, o, meglio, i suoi Q-5 cinesi o gli ancor più specializzati Su-25, tutti (specialmente gli ultimi) in grado di colpire bersagli terrestri con estrema efficacia.

L'Unione Africana ha chiesto una interruzione delle operazioni militari e, riconoscendo che l'aggressione sia partita prima dal Sud, un pronto ritiro delle truppe di Juba dalla regione di Heglig. Tuttavia, vista l'inutilità degli sterili 'negoziati' andati avanti in Etiopia mentre Juba 'pompava' miliziani nel territorio che voleva occupare e strappare al Nord sarà molto meglio che prima parlino le armi e, una volta battuti e respinti gli approssimativi distaccamenti di Salva Kiir (che ora senza ponte non possono nemmeno venire rinforzati o riforniti) si ristabilisca la sovranità settentrionale su tutto il territorio di Heglig.
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