lunedì 18 giugno 2012

Hamas si congratula con Mursi per la vittoria presidenziale ma ripete: "Nessuna ingerenza nella politica interna egiziana!"

La notizia della vittoria di Mohammed Mursi dell'FJP al ballottaggio presidenziale egiziano si diffonde in tutto il Medio Oriente e il Mondo Arabo come un'onda che increspi a cerchi concentrici la superficie di uno stagno, suscitando via via commenti e reazioni; ovviamente, uno dei primi luoghi su cui si é concentrata l'attenzione di analisti e politologi é stata la Striscia di Gaza, dove non é certo un mistero come il locale Governo di Hamas guardasse con fiducia al risultato elettorale nella speranza che la salita di Mursi alla poltrona che fu di Mubarak significhi, una volta per tutte, apertura dei confini e termine dell'assedio sionista, cui il regime autocratico egiziano ha sempre cooperato e a cui nemmeno un anno di "interregno" post-rivoluzionario ha significato altro se non minime concessioni (come l'apertura di Rafah ai passeggeri).
Tuttavia se da una parte il portavoce Sami Abu Zuhri si é congratulato con il popolo egiziano per la sua costanza e perseveranza e per la vittoria del candidato dell'Ikhwan, salutandola come "una vittoria della Rivoluzione e una maniera per onorare le sue centinaia di martiri, recenti e lontani", dall'altra parte il più autorevole leader Salah al-Bardawi ha reiterato come sia intenzione di Hamas "non interferire" direttamente con la politica interna egiziana e che, fermo restando il profondo apprezzamento per il senso di fratellanza e solidarietà verso la Palestina e i Palestinesi che anima gli Egiziani, Hamas non vuole spingersi a indicare o ancor meno a suggerire in quali azioni politiche esso debba tradursi, accettando quelle che i leader liberamente eletti dell'Egitto decideranno di intraprendere in tal senso.

 Bardawi ha anche smentito per una volta di più gli assurdi addebiti secondo cui uomini delle Brigate Qassam si troverebbero nel Sinai egiziano per approntarvi basi logistiche, depositi di armi e altre strutture, definendo tali pretese: "Pure e semplici invezioni propagandistiche messe in giro dalla stampa sionista e filosionista per calunniare e mettere in cattiva luce Hamas e i suoi militanti".
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