sabato 7 luglio 2012

Consiglio ONU per i Diritti Umani ordina inchiesta sugli insediamenti ebraici illegali nella Cisgiordania occupata!

Il Consiglio ONU per i Diritti Umani, per iniziativa del proprio Presidente Laura Dupuy Lasserre nella giornata di ieri ha risolto di nominare una Commissione inquirente che rediga un rapporto sugli effetti della continua espansione degli insediamenti giudaici illegali che, come metastasi cancerose, vengono costantemente creati e ampliati nei territori palestinesi occupati e quali effetti nefasti essi abbiano sulla vita dei legittimi abitanti della Cisgiordania, sottoposti a furto di terra, furto di risorse idriche e agricole, attentati e vandalismi da parte dei coloni fanatici e dei militari del regime sionista distaccati presso i loro settlements, tumori di cemento, metallo e giardinetti all'inglese totalmente incompatibili con il paesaggio, l'ecologia e la cultura palestinese.
 Il Presendente Lasserre ha incaricato la francese Christine Chanet, Unity Dow del Botswana e la pachistana Asyma Jahangir di "Portare avanti la missione inquirente del Consiglio, investigando in primo luogo le implicazioni della politica israeliana di insediamento sulla piena fruizione dei Diritti civili, politici, economici, sociali e culturali del Popolo di Palestina nella Cisgiordania occupata e nella città di Gerusalemme Est". Nel suo messaggio alla neonata Commissione la Lasserre si é anche rivolta al regime ebraico di occupazione invitandolo a "Non ostruire" le investigazioni della Commissione e anzi a cooperarvi pienamente.
Ovviamente la prevedibile risposta dei rappresentanti dell'Apartheid sionista é stata negativa e questo deve servire da ammonimento a coloro che ancora si illudono che con il regime sionista sia possibile "trattare", "accordarsi" e "negoziare"; fino a quando si sentirà le spalle coperte dalla connivenza americana e dall'abulia europea e occidentale gli israeliani saranno sordi a ogni richiamo al dialogo e alla ragionevolezza, come già ha dimostrato la farsa del "Processo di Pace" iniziato a Oslo nel 1993 e non approdato a niente per la pervicace ostinazione sionista a non fare nessuna concessione alla controparte palestinese.
Israele può venire ricondotto a miti consigli e a concessioni soltanto dalla Resistenza portata alle sue estreme conseguenze: dalla lotta armata al boicottaggio economico, deve venire messo in condizione di subire tante e tali perdite e danni da preferire la resa, come é successo in Libano e a Gaza, luoghi in cui l'arroganza sionista é stata piegata senza alcuna 'trattativa' e senza alcun 'negoziato'.
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