sabato 7 luglio 2012

Quattro bambini palestinesi feriti da un'esplosione a Gaza: residuato bellico o mina sionista?

Quattro ragazzini palestinesi dai sette ai dodici anni, tutti appartenenti allo stesso nucleo familiare, sono rimasti coinvolti nell'esplosione di un congegno sionista, non si sa se un residuato bellico della bestiale operazione 'Piombo Fuso' di tre anni e mezzo fa oppure una mina vigliaccamente collocata in territorio palestinese durante uno dei numerosi "raid" militari delle truppe sionaziste contro il ghetto assediato di Gaza.

Il Signor Abu Muharib, padre dei ragazzi e della bambina rimasti investiti dalla raffica di schegge e biglie metalliche che riempivano il dispositivo (appositamente disegnato per esprimere la massima capacità vulnerante contro civili indifesi) ha dichiarato che l'esplosione é avvenuta a un chilometro dalla 'terra di nessuno' che illegalmente i militari sionisti impongono oltre il confine tra la Striscia di Gaza e la Palestina occupata, in una zona più volte attraversata da mezzi militari invasori.
La famiglia Muharib risiede nella fascia centrale della Striscia di Gaza, ad Est della cittadin di Deir el-Balah. I sanitari della struttura dove i piccoli sono stati subito ricoverati hanno detto che le loro ferite sono concentrate nella parte alta del corpo, torace e viso, e che le loro condizioni sono da considerarsi "di gravità compresa tra moderata e lieve" e non dovrebbero correre pericolo di vita.
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