martedì 28 agosto 2012

Clamorosa connection tra Libano ed Egitto: il fascista mafioso Samir Geagea istiga i Copti contro il Presidente Mursi a suon di 'mazzette'!

Una denuncia formale é stata sporta presso la Procura egiziana per la Sicurezza dello Stato contro l'ex-parlamentare dell'Era Mubarak Mohamed abu Hamed riguardo suoi tentativi di istigare manifestazioni e disordini contro la figura e la legittimità del Presidente Mohamed Mursi, esponente del Partito di Libertà e Giustizia risultato vincitore lo scorso giugno delle prime elezioni presidenziali della Storia del paese.

 Latore della denuncia un cittadino di nome Mahmoud Abdelrahman che, nel suo esposto contro il politco lo ha formalmente accusato di avere percepito fondi illegali trasferitigli dal capo falangista libanese Samir Geagea, già carcerato condannato all'ergastolo per i suoi crimini negli anni '70 e '80, liberato nel corso della gazzarra organizzata dal Dipartimento di Stato Usa dopo l'assassinio di Rafik Hariri a opera del Mossad.

Scopo di Geagea (che evidentemente ha agito su impulso di Tel Aviv e Washington) era quello di istigare la minoranza Copta contro Mohamed Mursi e il suo partito, in maniera da dare adito ai propagandisti sionisti e imperialisti per accusare la Fratellanza Musulmana di 'perseguitare i cristiani' (vecchio gioco quando si tratta di diffamare un paese musulmano che non obbedisca di 'diktat' occidentali).

Parte del complotto avrebbe anche coinvolto il magnate televisivo Tawfiq Okasha, noto per le sue posizioni anti-Mursi e anti-Ikhwan.
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