martedì 20 agosto 2013

Il Capo dell'Ikhwan egiziana arrestato a Nasr City dalle forze governative!

Solamente poche settimane fa Mohamed al-Badieh, capo incontrastato della Fratellanza Musulmana egiziana era a buon diritto considerato la vera 'Eminenza Grigia' del Cairo, dietro alla facciata inconsistente di Mohamed Mursi; adesso, a così poca distanza di tempo, Badieh viene ritratto scamiciato e con l'aria stralunata mentre viene condotto in prigione sedendo in mezzo a due membri di quel distaccamento di polizia che nelle prime ore della mattina lo ha arrestato in un appartamento di Nasr City, sobborgo della capitale egiziana.
Badieh verrà processato per direttissima tra cinque giorni insieme al suo vice Khairat el-Shater per il loro diretto coinvolgimento (tramite espliciti ordini dati ai loro seguaci) nell'uccisione di alcuni manifestanti del Movimento Tamarod che stavano picchettando la sede dei Fratelli Musulmani il 30 giugno. Dopo questi omicidi la folla, furente, diede l'assalto all'edificio, distruggendolo e dandolo alle fiamme.

I prossimi giorni ci diranno se la 'decapitazione' dell'Ikhwan da parte del Governo sostenuto dai militari sarà sufficiente a pacificare la situazione in Egitto, ancora contraddistinta da un alto grado di instabilità.

10 commenti:

  1. http://www.fractionsofreality.blogspot.it/

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  2. http://www.fractionsofreality.blogspot.it/

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    1. Al Sissi un nuovo Nasser...mah, non mi risulta che nasser avesse le casse piene di dollari emiratini, sauditi e kuwaitiani.
      http://italian.irib.ir/notizie/mondo/item/130312

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    2. Mah, non saprei... ho solo postato il link. Vedremo che succederà...

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    3. Vedremo...cmnq secondo il mio modesto parere, sto signore non mi piace tanto.

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  3. È il comportamento dei Sauditi che non mi convince... dovrebbero appoggiare i Fratelli Musulmani, invece sono "entusiasti" del colpo di stato [perchè di questo si tratta] di Al-Sisi. Gli Americani sono in confusione più totale, ed i Sauditi di riflesso non sanno più che fare... se andare dietro alle avventure di Washington, oppure se fare di testa loro. Mi sembra tanto che i Sauditi stiano cercando di ingraziarsi chiunque ci sia al Cairo, [visto anche come hanno fatto con la Russia] e che gli Egiziani non finiscano sotto l'influenza crescente dell'Iran.

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    1. I sauditi sta volta faranno di testa loro, ormai è chiaro anche ai sassi che gli USA erano pro fratellanza e che hanno preso male il colpo di stato. Ai sauditi i fratelli musulmani nn sono mai andati a genio, inoltre tutti i loro alleati nel golfo li odiano a morte, oltre a UAE e kuwait anche il bahrain (il re ha rilasciato un editto che dichiara che l'esercito sta facendo di tutto e bene x difendere il popolo egiziano...tradotto:uccidere i pro ikhwan è cosa buona e giusta), nn dobbiamo farci ingannare dalla propaganda pro ikhwan di al jazeera e indentificarla in ciò che pensano le petro monarchie riguardo ai FM poiché al jazeera risponde solo al qatar (unico paese del golfo a cui piaciono gli ikhwan...almeno fino a quando cera al thani senior). Inoltre nn dobbiamo dimenticare che l'esercito egiziano e molti suoi membri élite sono ancora molto legati al precedente regime di mubarak, che coi sauditi ci andava a nozze.

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    2. Alcuni esponenti della monarchia Saudita invece, in talune situazioni, hanno sostenuto più o meno segretamente o apertamente i Fratelli Musulmani nei vari paesi dove questa organizzazione opera o operava. I Sauditi non hanno mai avuto una leadership del tutto compatta, e saltuariamente esponenti di alto livello praticavano autonomamente le loro politiche "personali", anche in modo occulto [un pò come la politica Saudita in Siria, dove molti concordano nel ritenere che sia una parte dei dirigenti a supportare i terroristi, ma non tutta sia d'accordo]. Ho sempre avuto l'impressione che i Sauditi, nonostante siano schierati con gli Usa, cerchino sempre di ingraziarsi chiunque... della serie, chiunque vinca, noi vinciamo. Un pò come fanno le multinazionali delle armi, del petrolio e le banche, in America: finanziano la campagna elettorale sia di uno che dell'altro candidato alle presidenziali, così chiunque vince sarà legato alle suddette multinazionali perchè ha accettato le "donazioni" di queste grandi aziende.

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  4. E' il risultato di uno grande smottamento tettonico geo politico dovuto al fatto che nessuno più nell'area si fida degli americani mentre Santa Madre Russia con la sua fermezza ha segnato diversi punti a proprio vantaggio, da quì il disorientamento ed il riorientamento dei diversi elementi nell'area.
    Morale, mai sfidare a scacchi con la Russia Russi o i Iraniani o i Cinesi che sono a bordo scacchiera pronti ad approfittarne, se poi Russi Iraniani e Cinesi agiscono di concerto non c'è ne più per nessuno.
    Ivan

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    1. Infatti Putin, è sempre più ammirato anche in Occidente, per come sta gestendo la situazione Siriana, e per l'intransigenza e la risolutezza nel non cedere. Nonostante il malcelato scetticismo espresso alla vigilia del vertice di Lough Erne da alcuni leader del G8 verso la posizione Russa sulla crisi Siriana, i colloqui si sono rivelati una Vittoria diplomatica di Putin. Restando fermo sulle sue posizioni sulla Siria, i leader occidentali hanno dovuto accettare l’ovvio: non c’è modo di cacciare il Presidente Assad. Non c’è da meravigliarsi che l’impegno di Putin a portare tutte le parti del conflitto al tavolo dei negoziati a Ginevra, senza condizioni preliminari, nonché le sue risposte semplici durante la memorabile conferenza stampa con il Primo ministro Britannico David Cameron, abbia ricevuto una risposta positiva da un ampio spettro della società civile Occidentale. Gerald Warner del Scotsman ha scritto che Putin è sempre più ammirato in occidente per il suo atteggiamento fermo nella difesa dei principi del diritto internazionale, in generale, e sulla questione siriana, in particolare: “La ritrovata ammirazione per Putin s’è consolidata nell’apprezzamento del contrasto che presenta davanti agli imbranati del politicamente corretto che guidano l’Unione europea e gli Stati Uniti. Le foto del G8 della scorsa settimana dicono tutto. Le posture da “statisti” ordinate dai consulenti di PR, tirandone le fila nel patetico tentativo di apparire “rilevanti”, come un branco di paparini che balla nella discoteca della scuola, invita a quella derisione e a quel disprezzo che hanno debitamente ricevuto. Putin ha partecipato alla farsa, ma quando s’è trattato della sostanza, la richiesta di una sua approvazione dell’ambizione di Obama/Cameron/Hollande di armare al-Qaida in Siria, la risposta è stata un intransigente, ‘NIET!’ in stile Molotov. BRAVO Vladimir Putin! Continua così!

      È giusto che dica che alcuni passaggi del mio commento, sono tratti da: http://fractionsofreality.blogspot.it/2013/06/levoluzione-geopolitica-rafforza-lasse.html

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