L'Esercito Arabo Siriano sta preparando gli ultimi ritocchi per una grande offensiva su Aleppo. Per fare questo, rinforzi tratti da formazioni d'elite sono stati inviate nella regione, spingendo i miliziani a prendere posizioni difensive.
Secondo fonti informate, l'Esercito ha fissato un elenco di destinazioni e un piano dettagliato che attende il via libera dal comando militare.
La prima fase del piano prevede un'offensiva per riconquistare il pieno controllo dei quartieri caldi adiacenti a quelli già resi sicuri, compresi quelli che sono aperti verso la campagna a nord di Aleppo, come Bani Zeid, Ashrafieh e Sheikh Maqsoud.
Questi quartieri hanno sempre rappresentato una fonte di pericolo per gli abitanti delle zone protette in quanto permeabili alla presenza e al transito di gruppi armati di takfiri.
L'operazione militare mira anche a garantire i quartieri circostanti, Hamdaniya e Nuova Aleppo, a ovest della città, e Rachidine, dove spesso ci sono stati combattimenti.
Bisogna sempre ricordare che Aleppo non é "in mano" ad alcun gruppo wahabita, ma per la sua struttura di metropoli estesa con numerose città satellite può fornire in alcune sue zone rifugio a cellule armate di estremisti
Un altro obiettivo di questa attesa offensiva, è la messa in sicurezza di Khan al-Assal, a sud ovest di Aleppo, per consentire agli investigatori dell'ONU di visitare questo luogo per raccogliere prove che dimostrino l'uso di armi chimiche da parte dei miliziani stranieri
In attesa che l'ennesima balla sulle armi chimiche usate dal governo siriano si sgonfi e salti l'inevitabile verità... sarà bene rileggere la notizia riguardante la posizione dell'ONU e della Carla del Ponte (per tale motivo, zittita!) che accusa esplicitamente i cosiddetti "ribelli" di uso di gas contro la popolazione civile: http://nena-news.globalist.it/Detail_News_Display?ID=73603
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