venerdì 30 agosto 2013

L'Egitto blocca nave israeliana nel Mar Rosso e invia ufficiali in Siria per aiutare Assad contro i wahabiti: rabbia a Riyadh!

Due notizie estremamente interessanti dal Cairo: l'Autorità del Canale di Suez, su esplicito ordine del Governo legato alla giunta militare di Al-Sisi, avrebbe negato il transito verso il Mediterraneo a una nave istaeliana provieniente da Eilat via Gibuti, estendendo anche al regime ebraico di occupazione l'Alt intimato qualche giorno fa ai vascelli Usa che sarebbero andati a rafforzare o rifornire la Sesta Flotta.

Ma ancora più eclatante e potenzialmente gravida di conseguenze sarebbe un'altra decisione egiziana, quella cioé di inviare una delegazione di 'consiglieri militari' in Siria  al fine di osservare la realtà sul campo della campagna antiterroristica condotta dal Governo di Damasco e dalle sue forze armate e di sicurezza e quindi di prendere accordi per la "coordinazione e l'intensificazione degli sforzi comuni egizian-siriani per la lotta al radicalismo wahabita".

Una tale decisione suona come poco meno di una dichiarazione di guerra nei confronti di Riyadh, la cui corte saudita ha appoggiato il golpe militare di Al-Sisi contro Mohammed Mursi e la Fratellanza Musulmana, arrivando perfino a promettere fino a cinque miliardi di dollari di aiuti economici a copertura di qualunque finanziamento internazionale che possa venire negato al nuovo Governo, ma é anche pesantemente impegnata a sostenere le bande takfire che incrudeliscono contro il popolo siriano nella speranza di far cadere il Governo di Assad.

Anche la decisione di bloccare le navi Usa verso il Mediterraneo aveva fatto alzare più di un sopracciglio presso la Casa di Saoud; aspettiamo gli sviluppi e le reazioni del caso, godendoci, come sempre, l'ennesimo smacco subito dai beduini wahabiti di Riyadh.




8 commenti:

  1. Al-Sisi la mattina non fà "jogging" ma fà "nassering" con grande sollazzo e felicità degli Egiziani, mica un paese ha fatto piramidi faraoni biblioteche sfingi obelischi per niente! Può anche prenersi qualche secolo di sonno ma poi si risveglia e non c'è né più per nessuno, come prima cosa sigillerà la frontiera con la Libia e riprenderà il controllo del Nilo e gli Etiopi invece di fare dighe dovranno comprarsi secchiello e paletta.
    Adesso con l'Egitto centro del mondo arabo che và per i fatti suoi ci sarà da ridere, chi lo ostacolerà rischierà di trovarsi un bell'obelisco nel sedere.
    Ivan

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    1. Se questo generale mantiene ciò che sembra promettere il futuro del Medioriente ci riserverà tempi interessanti

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  2. Sig .Kahani , oppure Ivan ; ma come potrebbe difendersi la Siria dagli attacchi Americani che avverranno da lontano , cioè dove i missili Yakhont di difesa non arriverebbero ? le televisioni Italiane sottolineano che' sarà un attacco limitato e prescritto .. come si fa a dire una cosa del genere ? l' attaccante puo' decidere che un azione potrebbe essere di brevissima durata ? mah ! inizierà un gran casino , altro che brevissima durata .

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  3. ma i russi che si trovano nei porti siriani non possono passare armi in grado di raggiungere le navi americane?, e nel caso avvenisse gli statunitensi si ritirerebbero in buon ordine oppure intensificherebbero gli attacchi con portaerei droni missili aerei e quant'altro? si e' proprio un bel rebus.

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  4. Stando alle notizie presenti sul televideo Rai delle navi USA, insieme ad alcune inglese,sarebbero comunque passate da Suez e si troverebbero già da un paio di giorni nel Mediterraneo, in attesa di ulteriori istruzioni. Sarà vero?

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  5. Per l'esattezza sarebbero già sei (6) le navi da guerra USA dispiegate nel Mediterraneo.

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    1. Sì ma non ci sono arrivate da Suez o ci sono passate precedentemente

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  6. Televideo parlava proprio di Suez, ma è ovvio che si tratti di una falsità.

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