mercoledì 18 settembre 2013

Anche il portavoce Gehad Haddad finisce nella rete delle autorità egiziane, confiscati tutti i beni della dirigenza dell'Ikhwan!

Non si arresta la campagna repressiva delle autorità egiziane nei confronti della Fratellanza Musulmana, che aveva cercato, dopo la deposizione dell'autocrate Hosni Mubarak di imporre il proprio predominio sulla scena politica egiziana secondo un approccio unilateralistico, settario e pesantemente subserviente ai desiderata del Qatar; nelle scorse ore la polizia cairota con un raid in un distretto popolare di Nasr City ha arrestato Gehad al-Haddad, già portavoce dei Fratelli Musulmani, insieme a lui é stato preso in custodia anche Hossam abu Bakr, messo dall'Ikhwan al governo di Qalubiya.

Ormai la dirigenza dell'Ikhwan é stata completamente disarticolata con oltre duemila arresti tra i suoi quadri medio-alti e il risultato si vede nella sempre minore capacità dell'organizzazione di suscitare manifestazioni popolari visto che i durissimi scontri avvenuti a luglio e ai primi di agosto non si sono più ripresentati mano mano che capi e sottocapi della Fratellanza cadevano nelle retate governative.

Intanto Mohamed Badieh, Khairat al-Shater, Rashad Bayoumi, Hazem Salah Ismail, Sawfat Higazi e altri nove dirigenti dell'Ikhwan si sono visti 'congelare' ogni proprietà in attesa del processo per istigazione alla violenza e cospirazione contro le istituzioni che dovrebbe iniziare tra poco.

1 commento:

  1. Al Cairo ci sono abbastanza piazze per appenderli tutti.
    Ivan

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