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giovedì 4 novembre 2021

Il Generale Hossein Salami della Guardia Rivoluzionaria commenta lo sventato atto piratesco americano nel Mar d'Oman!

 

Il capo del Corpo delle guardie della rivoluzione islamica (IRGC) afferma che gli Stati Uniti sono abituati a subire sconfitte dopo sconfitte dall'Iran, ma devono ancora imparare una lezione, un giorno dopo che la forza militare d'élite ha rilasciato i dettagli di una recente operazione antipirateria che ha sventato un tentativo degli Stati Uniti di rubare petrolio iraniano in alto mare.

Il maggiore generale Hossein Salami ha pronunciato le osservazioni in un discorso a una cerimonia in occasione del 42° anniversario dell'acquisizione da parte degli studenti iraniani dell'ambasciata statunitense a Teheran, conosciuta anche come la "tana dello spionaggio".

mercoledì 3 novembre 2021

La Marina della Guardia Rivoluzionaria iraniana umilia ancora una volta i pirati a stelle e strisce!


Nuovo colpo mortale inferto dall'Iran al sempre più declinante 'prestigio' delle forze armate USA; dopo la cattura dei 'Navy Seals' risalente (vedi foto) al principio del 2016.

Le forze navali del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica iraniana (IRGC) sono riuscite a contrastare un tentativo degli Stati Uniti di impadronirsi di una gigantesca petroliera nello strategico Mar dell'Oman e a spostare la nave nelle acque territoriali iraniane.

Forze americane hanno sequestrato la petroliera iraniana carica di greggio nel Mare dell'Oman, che collega il Mar Arabico con lo Stretto di Hormuz, e intendevano scaricarne il contenuto su un'altra petroliera e dirigerla verso una destinazione sconosciuta.

mercoledì 2 ottobre 2019

Pompeo si adonta che Iran e Siria commercino tra loro!

Malafede atlantico-sionista:

Despite Iran FM Zarif’s promise to the UK that the #AdrianDarya1 would not deliver oil to Syria, it is now transferring oil off the Syrian coast. Will the world hold Iran accountable if this oil is delivered to Syria?

Così ha "cinquettato" Mike 'Pompa' Pompeo, con tanto di foto 'incriminante' della petroliera iraniana intenta a trasferire il suo greggio in una nave-cisterna di minor pescaggio, che possa accostarsi ai terminal petroliferi di Baniyas.

Non menziona il fatto che Zarif non ha MAI "promesso" che il petrolio della Adrian Darya (ex "Grace-1") non sarebbe andato in Siria, ma solamente che essa non fosse diretta in un porto siriano.

venerdì 27 settembre 2019

La 'Stena Impero', rilasciata dall'Iran sta per attraccare nell'Emirato di Dubai!


La petroliera Stena Impero, battente bandiera britannica, arrestata a luglio, è uscita oggi dal porto iraniano di Bandar Abbas, secondo i dati di monitoraggio delle navi di Refinitiv.

La Stena ha stabilito una nuova destinazione per Port Rashid a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, a circa 250 km (155 miglia) di distanza, mostrano i dati di localizzazione. Alla normale velocità dell'autocisterna, avrebbe raggiunto il porto prima di sera, secondo il quotidiano Guardian.

mercoledì 25 settembre 2019

La Repubblica Islamica dell'Iran ha deciso di rilasciare la petroliera "Stena Impero"!


L'Iran ha deciso di revocare la detenzione della petroliera britannica Stena Impero, tuttavia le indagini sull'incidente continueranno, ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Abbas Mousavi su Twitter.

"Il Ministero degli Affari Esteri, insieme alla Corte Suprema e all'Organizzazione marittima e dei porti dell'Iran, hanno preso oggi una decisione definitiva sulla sospensione della detenzione della petroliera Stena Impero", ha scritto Mousavi. "Le indagini su alcune delle sue violazioni e danni ambientali rimangono aperte", ha aggiunto.

mercoledì 11 settembre 2019

Isteria e patetica reazione albionica al trionfo completo e definitivo dell'Asse della Resistenza nell'affaire "Adrian Darya"!!


Nostalgici e fuori tempo massimo, i 'britonnici', anziché pensare a difendere la loro sovranità staccandosi dalla piovra massonico-usuraia di Bruxelles, continuano a intrattenere fantasie da 'grande potenza', quando ormai la loro asmatica flottiglia non sa tenere in mare più di quattro cacciatorpediniere nello stesso momento (e facendo bene attenzione di non mandarle "in acque troppo calde" per i noti problemi di "in-der-culer").

Martedì il ministro degli Esteri britannico ha dichiarato che la petroliera iraniana Adrian Darya avrebbe trasferito il suo petrolio greggio alla Repubblica Araba di Siria, rompendo (a loro dire) le "assicurazioni" che aveva dato per non vendere greggio al paese.

La nave, precedentemente chiamata Grace 1, fu sequestrata piratescamente dai "màrins" albionici il 4 luglio con la pretestuosa "accusa" di essere in rotta verso la Siria.

lunedì 9 settembre 2019

La vittoria iraniana é diventata un TRIONFO! Il petrolio della 'Adrian Darya' é stato tutto consegnato alla Siria!


Il portavoce del Ministero degli Esteri iraniano afferma che nonostante tutti gli atti di sabotaggio da parte degli Stati Uniti, la petroliera iraniana "Adrian Darya" ha scaricato il suo carico di petrolio e ora è ormeggiata in un porto del Mediterraneo Orientale.

"Avevamo già detto che avremmo venduto il nostro petrolio in un modo o nell'altro e gli atti di sabotaggio non avrebbero avuto alcun effetto sui nostri piani", ha detto Abbas Mousavi parlando all' agenzia stampa ufficiale IRNA domenica.

Il diplomatico iraniano ha osservato che le misure adottate dagli Stati Uniti per confiscare la petroliera erano in contrasto con le norme internazionali, tra cui la legge del mare e le norme dell'Organizzazione marittima internazionale (IMO).

"Tuttavia, tali atti di sabotaggio non possono avere alcun impatto sulle nostre misure e, come abbiamo detto prima, venderemo il nostro petrolio a chi vorremo e tali misure causeranno problemi solo a coloro che le prendono", ha detto Mousavi.

mercoledì 4 settembre 2019

Gli Usa, scornati dall'epopea vittoriosa della "Adrian Darya", cercano di corromperne il Capitano!


Secondo l'ambasciatore iraniano nel Regno Unito Hamid Baedinejad, l'Iran ha avvertito l'Organizzazione marittima internazionale (IMO) sulla recente offerta americana di denaro contante al capitano della nave iraniana "Adrian Darya" nel tentativo di sequestrarla.

Secondo il Financial Times (FT) mercoledì, quattro giorni prima che gli Stati Uniti imponessero sanzioni alla petroliera iraniana "Adrian Darya" sospettata di spedire petrolio in Siria, il capitano indiano della nave ha ricevuto un'e-mail insolita apparentemente proveniente dall'inviato speciale USA per l'Iran presso il Dipartimento di Stato americano Brian Hook, offrendogli denaro in cambio della sua collaborazione con i funzionari americani per sequestrare la petroliera iraniana.

L'ambasciatore iraniano nel Regno Unito Hamid Baedinejad ha scritto mercoledì in un tweet che l'ambasciata iraniana a Londra ha messo in guardia l'Organizzazione marittima internazionale (IMO) e i suoi membri contro le minacce statunitensi contro la petroliera iraniana.

lunedì 19 agosto 2019

La 'Adrian Darya' naviga liberamente in acque internazionali diretta verso la Grecia!


Secondo quanto riferito, la petroliera iraniana Grace 1, recentemente rilasciata da Gibilterra e ribattezzata Adrian Darya 1, è salpata, dopo che una richiesta USA dell'ultimo minuto che chiedeva il suo sequestro era stata respinta, mostrano i dati del monitoraggio marittimo.
La nave ha lasciato il porto di Gibilterra verso mezzanotte ora locale, hanno mostrato i dati di spedizione.

In un primo momento, la navigazione si é arrestata, provocando discussioni sul fatto che si trattasse di un problema tecnico o di una falsa partenza. Circa mezz'ora dopo, tuttavia, l'enorme nave cisterna prese velocità, raggiungendo le acque spagnole e dirigendosi poscia verso le acque internazionali.

La localizzazione marittima mostra la nave cisterna che si sposta verso Est nel Mediterraneo ed indica Kalamata in Grecia come destinazione.

domenica 18 agosto 2019

La petroliera iraniana ADRIAN DARYA é libera! Sventato il tentativo USA di bloccarla ancora!


La petroliera iraniana, precedentemente chiamata Grace 1, sta lasciando Gibilterra, dopo un mese di detenzione illegale da parte del Regno Unito.

Commentando la questione, il ministro degli Esteri spagnolo Josep Borrell ha affermato che la nave è stata arrestata su richiesta degli Stati Uniti, che da tempo cercano di ridurre le esportazioni di petrolio iraniano, ha scritto il sito web Sputnik.

In seguito il Governo di Gibilterra confermò che Washington aveva fatto una richiesta dell'ultimo minuto per fermare il rilascio della nave iraniana sequestrata su una serie di accuse, ma senza successo.

venerdì 16 agosto 2019

La petroliera 'Grace 1' diventerà "Adrian Darya" e isserà la bandiera iraniana prima di riprendere il mare!

In una evidente dichiarazione di vittoria, la superpetroliera "Grace 1" cambierà la bandiera panamense con quella iraniana e assumerà ufficialmente il nome di "Adrian Darya" prima di riprendere la navigazione.

La nave é stata rilasciata da Gibilterra, dove era stata sequestrata con un atto di vera e propria pirateria internazionale agli inizi di luglio.

giovedì 15 agosto 2019

Vittoria iraniana! La petroliera "Grace 1" é libera, mentre la 'Stena Impero' é ancora bloccata!


La petroliera Grace 1 è stata rilasciata dalla detenzione dalle autorità di Gibilterra giovedì, respingendo una richiesta di Washington di trasferire la nave sequestrata nella giurisdizione degli Stati Uniti sulla base di un accordo di mutua assistenza legale tra le due parti.
All'inizio di luglio, i marines britannici e la polizia di Gibilterra hanno sequestrato la petroliera iraniana al largo della costa meridionale della penisola iberica, sostenendo che la nave trasportava petrolio greggio in Siria "in violazione" delle sanzioni dell'UE imposte a Damasco. Washington aveva applaudito alla mossa, salutandola come un segno che l'Europa è d'accordo con le sanzioni unilaterali statunitensi contro Teheran.

lunedì 22 luglio 2019

Sergei Ryabkov dà ragione all'Iran per il fermo della petroliera britannica nello Stretto di Ormuz!


Mosca sostiene che le argomentazioni di Teheran per il recente fermo di una petroliera con bandiera del Regno Unito nello Stretto di Hormuz siano risultate decisamente più convincenti di quelle espresse da Londra.

"Le argomentazioni iraniane sulla situazione intorno alla petroliera britannica Stena Impero appaiono più convincenti di quelle delle autorità di Gibilterra e del Regno Unito quando hanno fermato una petroliera panamense con petrolio iraniano nello Stretto di Gibilterra", ha detto il Viceministro degli Esteri russo Sergey Ryabkov.

lunedì 15 luglio 2019

Come previsto, la Perfida Albione deve cedere: sta per essere liberata la petroliera 'Grace 1'!


Il segretario degli Esteri Jeremy Hunt ha dichiarato che la petroliera sequestrata piratescamente vicino a Gibilterra verrà liberata.
La petroliera, sequestrata il 4 luglio, è stata sospettata di aver violato le sanzioni dell'UE.

Sanzioni che in nessun modo possono impedire il libero commercio tra la Repubblica Islamica dell'Iran e la Repubblica Araba Siriana.

L'Iran ha giustamente qualificato il sequestro come "atto di pirateria".
Inglesi e Americani hanno in seguito cercato di sostenere improbabili "attacchi iraniani" a petroliere nel Golfo Persico, senza produrre alcuna prova e venendo seccamente smentiti.

mercoledì 10 luglio 2019

Anche il Presidente Rohani mette in guardia gl'Inglesi dalle conseguenze del loro atto piratesco!


Il presidente iraniano Hassan Rouhani mette in guardia il Regno Unito circa le "conseguenze" del suo recente sequestro della petroliera 'Grace 1'.

"Ricordo [questo] ai britannici", ha avvertito Rouhani mercoledì, "Siete quelli che iniziano l'insicurezza e arriveranno a rendersi conto delle sue conseguenze nel futuro."

Rouhani, che si stava rivolgendo a un incontro del governo a Teheran, ha definito l'azione "molto infantile, e ingiusta" e "alla fin fine dannosa (per chi l'ha inscenata)", sottolineando che tutti gli sforzi internazionali dovrebbero invece concentrarsi sull'assicurare la sicurezza marittima.

La petroliera Grace 1 è stata presa d'assalto dai marines britannici e dalle agenzie portuali di Gibilterra la settimana scorsa perché si riteneva che trasportasse petrolio in Siria in una possibile violazione delle sanzioni dell'Unione europea nei confronti del paese arabo.

martedì 9 luglio 2019

Intervista dell'amico e sodale OUDAY RAMADAN ai microfoni di Alikhbaria Syria sul caso della petroliera sequestrata!

Ouday Ramadan, che io chiamo più che amico e quasi 'fratello', col quale ho condiviso molte iniziative e battaglie, ha rilasciato nella giornata di ieri queste dichiarazioni all'emittente siriana Alikhbaria Syria (la stessa che mi intervistò oltre due anni fa).
L'argomento, di estrema attualità, é l'atto di pirateria internazionale compiuto dagl'Inglesi nei confronti della petroliera Grace-1.
L'atto di pirateria del vassallo inglese, ai danni della petroliera iraniana, è stato comandato dagli imperialisti americani.

Gli Usa, dopo la loro marcia indietro nel voler attaccare l'Iran, hanno fatto una figuraccia politica.
Il maestro coordinatore della banda sono gli Stati Uniti d'America, che distribuiscono i ruoli ai loro vassalli e valvassori.

L'Unione Europea, non ha alcuna indipendenza nelle politiche estere .
L'Europa è occupata militarmente dagli Usa.

I suoi governatori danzano al ritmo della musica americana. In passato, la Francia aveva un margine di libertà rispetto agli altri stati europei.

Questa libertà è cessata con l'arrivo di Sarkouzi, e con i successivi presidenti .
Le sanzioni all'Iran, danneggiano soprattutto le popolazioni europee.

Sperare in un cambio di rotta da parte dei governatori europei nei confronti dell'Iran, è un errore fatale di valutazione.
I governatori europei di destra, di sinistra e di centro, sono succubi della volontà americana.

L'esempio calzante è il nuovo governo italiano, che nonostante il cambio di guardia al suo vertice, la prima dichiarazione del suo ministro degli Interni è stata l'accostamento dell'Iran al terrorismo islamico.

Sfido il Mondo a citare un episidio di terrorismo islamico di cui è responsabile l'Iran.

giovedì 4 luglio 2019

Pirateria britannica in Alto Mare sequestra petroliera iraniana diretta alla Siria!

In un atto di inaudita gravità, che testimonia come a Londra siano ancora convinti di vivere ai tempi del brigante marittimo francis drake, militari inglesi provenienti da Gibilterra hanno sequestrato la petroliera iraniana "Grace 1" mentre stava tranquillamente attraversando lo Stretto omonimo diretta verso la sua destinazione finale, la Siria.

sabato 26 gennaio 2019

Blitz antidroga delle forze di sicurezza iraniane ad Alborz sequestra nove tonnellate di stupefacenti provenienti dall'Afghanistan!

Le forze dell'ordine della Provincia di Alborz sono riuscite a sequestrare 9,28 tonnellate di droghe, ha detto il capo della polizia della provincia, il secondo generale di brigata Abbasali Mohammadian.

Le forze di polizia hanno sequestrato 5.426 kg di oppio, 1.948 kg di morfina, 846 kg di hashish e 1.060 kg di altre droghe illecite dall'inizio dell'attuale anno civile iraniano (dal 21 marzo 2018), ha detto.

martedì 2 ottobre 2018

Giornalista cristiano che denunciava abusi e crimini dei briganti curdi é stato rapito a Qamishli!


La Chiesa siriana "segue con attenzione" la scomparsa del giornalista e attivista assiro Suleiman Youseph, avvenuta ieri a Qamishli, cittadina del Nordest della Siria situata in un’area controllata dai curdi, anche se "al momento non vi sono notizie certe". È quanto racconta ad AsiaNews Mons. Jacques Behnan Hindo, alla guida dell’arcieparchia siro-cattolica di Hasakah-Nisibi. A suo dire, la pista più probabile appare al momento quella che porta ad Asayish, il "servizio segreto" dei briganti curdi al servizio degli Usa. "La speranza - aggiunge - è che la situazione si possa sbloccare al più presto. Noi stiamo seguendo da vicino la vicenda, per capire chi l’abbia preso e dove si trovi ora ".

Souleman Yusph è una delle figure di primo piano della comunità assira nella zona del nord-est della Siria, sotto il controllo dei curdi. La sua sorte rimane avvolta dal mistero: fonti locali riferiscono che il giornalista sarebbe stato arrestato su mandato dei vertici del Partito dell’unione democratica (PYD, affiliata al PKK e alle SDF, tutte sigle di bande di predoni, si badi bene).

mercoledì 26 settembre 2018

A Saydiyah la polizia irakena arresta una coppia di takfiri trafficanti di droga, avevano 170 Kg di anfetamina in pillole!

Trafficava anfetamine a quintali insieme al marito, però rigorosamente "con l'hijab".

Diventa quasi ridicola la stupida, ignorante ipocrisia della takfira arrestata ieri a Saydiyah, vicino a Bagdad, insieme al marito (sicuramente cuck), con 170 Kilogrammi di anfetamine in compresse nascosti dentro casa.

I due rifornivano una clientela di tossicodipendenti che comprendeva gli appartenenti a diverse cellule terroristiche 'dormienti' nella zona.