La fretta, si sa, é una cattiva consigliera, e il vero e proprio panico che ha preso i capi takfiri e i loro alleati neo-ottomani li ha portati a gettare dissennatamente uomini, armi e munizioni nei fuochi della battaglia senza nemmeno definire uno 'Schwerpunkt', un punto di pressione principale nel quale concentrare lo sforzo e poi sfruttare un eventuale successo.
Questo gravissimo errore strategico ha fatto sì che pur riuscendo a bloccare (almeno per ora) la marcia degli uomini dell'Esercito Siriano, della milizia NDF e delle Brigate Baath, i terroristi non siano riusciti a riconquistare nemmeno uno dei centri abitati persi finora; c'erano "quasi" riusciti a Ratyan, ma esserci 'quasi' riusciti vuol dire che in ultimo hanno fallito.
Inoltre l'aver sperperato così tante risorse in appena 48 ore di operazioni vuol dire che non ne rimangono per intervenire in altre zone e quanto a "riprendere operazioni offensive", sembra proprio che i takfiri a Nord di Aleppo dovranno cambiare programmi.
Chissà come mai i media occidentali (soprattutto quelli italiani) non divulgano queste importantissime notizie e informazioni. Ora come ora c'è la situazione libica al centro dell'attenzione mentre Iraq e Siria sembrano passati in ultimo piano. Capire bene la logica che sta dietro ai media è importante per poter davvero sapere la verità dei fatti. Trasmettono le stesse notizie solo per incutere timore mentre non ho mai sentito dai Tg che l'esercito Siriano stia recuperando terreno. Per fortuna ho scoperto questo blog e vi assicuro che sarò un vostro quotidiano lettore!
RispondiEliminaBlackBear
La logica dei media è la stessa delle troie, risparmiando l'onore delle professioniste serie che sfangano onestamente la giornata con il sudore delle cosce spesso ingiustamente maltrattare.
RispondiEliminaLa differenza sta nel fatto che una professionista dopo un'accurata pulizia e qualche ragionevole precauzione resta pulita mentre i giornalisti e ancor più gli editori non possono lavarsi le animacce sporche.
Ivan
Ammesso che i giornalisti abbiano un'anima, bisogna ammazzarne un certo numero ed osservare se l'anima va in cielo o all'inferno.
EliminaSIGNOR IVAN!!!!
EliminaE' un piacere rivederla e rileggerla!
Visto che lavoretto a Debaltsevo?
Bel lavoro davvero a Debaltsevo anche se onestamente a tutti i Russi sanguina il cuore dover ammazzare ukri che spesso non hanno responsabilità personali e l'Anima Slava soffre tremendamente bisogna pregare la Santissima Vergine di Kazan perché la Madre consola i suoi figli disperati.
RispondiEliminaIl bottino è stato enorme 80 carri armati, 100 BMP, artiglieria da 100,122 e 152 ed i mortai si sprecano con le armi leggere e 500 dicasi 500 tonnellate di munizioni d'artiglieria tant'è che per una volta Luganskij e Donesktij non hanno dovuto litigare per spartirsi il materiale e si sono limitati al solo simpatico gioco di rivendicare ognuno un maggior numero di veicoli colpiti, gli artiglieri dei 100 mm come al solito se la tirano e fanno comunella.
Simpatici omaggi americani tra cui uno dei tre modernissimi detector per l'individuazione della provenienza dei tiri di artiglieria, sono apparati ottimi ma non sono "rugged" come quelli di Santa Madre Russia, su tre inviati uno si è rotto per gli scossoni, uno è stato danneggiato da una salva di "buratino" ed il terzo... ci è stato cortesemente lasciato come campione, roba da signorine che prendono il thé alle 5 p.m., un bell'humwee blindato per andare a ballare il sabato sera e tirar su ingenue ragazzotte campagnole ed una quantità assurda di visoni notturni e termici ... non vorrei essere al posto della selvaggina alla prossima stagione di caccia perché è risaputo che quei birichini dei Novorussi cacciano di frodo di notte ed ora hanno per giunta anche truculenti ospiti Cosacchi da sfamare.
Ivan
Uno ZU 4x23...mi fa tornare giovane! Davai! Davai! Davai!
RispondiEliminaIvan