Gli abitanti di Manbij, città al 95 per cento araba, illegalmente occupata dalla canaglia curda al soldo di Usa e israhell, sono scesi in piazza per protestare contro l'assassinio di due giovani che erano stati rapiti dalla milizia "SDF" (quella che ci ha messo otto mesi a 'liberare' Raqqa e ci é entrata solo quando la CIA ha mediato con l'ISIS consentendo ai takfiri di evacuarla per andare a combattere i Siriani a Deir Ezzour).
Scarsissimi a combattere, i Curdi sono campioni però a rapire e ad assassinare, come hanno provato i cadaveri martoriati dei due ragazzi ritrovati a Est di Manbij, vicino al villaggio di Qabr Imo.
I dimostranti hanno auspicato che la città e la regione tornino presto sotto il controllo del legittimo governo; moltissimi tra loro sventolavano bandiere nazionali ("occhi verdi") e issavano ritratti del Presidente Assad.
Manifestazioni simili si sono avute anche ad Ayn al-Arab, vero nome della cittadina chiamata "kobane" da curdofili tipo zerocalcare e consimili agglomerati di sconfitta umana.
Per i pisciamerda kurdi temporaneamente ospitati in Syria, si prepara un brutto futuro, sarebbe meglio iniziassero a darsela a gambe adesso.
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