venerdì 22 giugno 2018

Seyed Abbas Araqchi dichiara che non vi sono apparenti ragioni perché l'Iran rimanga nel JCPOA dopo la rottura dell'accordo da parte di Trump!

Ed ha perfettamente ragione.

L'Iran acconsentì a un accordo che teoricamente limitava la propria libertà di scelta riguardo allo sviluppo dell'industria nucleare nazionale, perché la natura delle "limitazioni" in realtà non modificava le sue intenzioni (la Repubblica Islamica non ha mai voluto sviluppare armi nucleari, a cui é eticamente contraria, come sempre dichiarato dalle sue autorità, anzi, vorrebbe vedere una moratoria e una denuclearizzazione generale dell'intera regione mediorientale) e perché, in cambio di questa 'fittizia' restrizione gli Usa e l'Europa si impegnavano ad aprire verso l'Iran mercati commerciali e possibilità di investimento incrociato.

Ora, con la rottura del trattato da parte di Trump non solo gli Usa si sono rimangiati la parola ma le pavide industrie e compagnie europee si ritireranno dall'Iran (o meglio, non si presenteranno proprio, visto che nei tre anni intercorsi dalla firma del JCPOA ancora nessun 'affare' era stato concluso), per paura di venir 'contro sanzionate' da Washington se investissero o facessero contratti con Teheran.



L'accozzaglia di nani di Bruxelles non ha nessuna speranza di convincere i grandi gruppi economici europei a fare diversamente, perché ne é essa stessa succube, così come questi sono succubi degli Usa.

Quindi a questo punto l'Iran si ritrova in un accordo in cui, in cambio delle proprie concessioni, non riceve nulla dall'altra parte, visto che i suoi sempre più importanti legami politici e commerciali con Russia e Cina non sono assolutamente in discussione e visto che gli Europei non possono promettere o garantire nulla in cambio della sopravvivenza del JCPOA.

Per questo motivo il Viceministro degli Esteri iraniano, Abbas Araqchi ha dichiarato che entro poche settimane é molto probabile che Teheran denuncerà il trattato come ormai scaduto e inutile, ritirandosene. Appena ieri si era tenuto un incontro a Vienna coi rappresentanti delle parti ancora coinvolte nell'accordo, durante il quale la delegazione iraniana aveva chiarito che l'intera struttura del negoziato "si trova ormai in rianimazione".

E la prognosi, viste queste dichiarazioni di Araqchi, non é affatto buona.

2 commenti:

  1. Mai fidarsi degli occidentali, tutti i governi sono al soldo di zion, meglio volgersi ad Est dove esiste ancora la Civiltà.

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  2. Basterebbe vedere gli accordi presi a suo tempo con i pellerossa e quanti di questi furono rispettati?

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