mercoledì 19 settembre 2018

La nave oceanografica "Seliger" coi droni 'Super GNOM ROV' ed 'Rt-2500' impegnata nel recupero dei resti dell'Il-20 abbattuto!

Nella giornata di ieri la nave russa "Seliger" (nella foto in apertura) ha raggiunto le acque antistanti a Latakia, nelle quali ha immediatamente iniziato le operazioni di ricerca e recupero dei resti materiali ed umani del Il-20 abbattuto nel corso della battaglia aerea di lunedì sera, in conseguenza della criminale condotta dei piloti sionisti.



Nelle operazioni di ricerca e recupero, oltre alle proprie squadre di uomini-rana, il vascello russo sta impiegando i droni subacquei a controllo remoto "Super GNOM ROV" e "Rt-2500".
La perizia e la dedizione degli specialisti e degli operatori russi hanno già portato a notevoli risultati, con il recupero di numerosi frammenti di carlinga.
Non vi sono notizie sul recupero di strumentazione (come ad esempio le 'scatole nere') che potrebbe dare ulteriori dettagli sulla dinamica dell'accaduto, né sul recupero di corpi o parti di essi.
Continueremo a fornire aggiornamenti in merito man mano che ne riceveremo.

3 commenti:

  1. Mi viene il sospetto che il gioco di nascondersi dietro l'aereo russo era finalizzato al recupero dei resti dell'aereo e allo studio della sua tecnologia

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  2. Che qualche dato sui danni causati dal attacco. ? percentuale dei missili andati a segno

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  3. Mi sembra che a suo tempo il Kursk non è stato recuperato dai russi, che sono stati rifiutati anche per il recupero del sommergibile argentino scomparso.

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