domenica 27 ottobre 2019

Ministro irakeno denuncia l'occupazione sionista del Golan Siriano al vertice dei Paesi Non Allineati!

Tutti i nostri lettori sanno benissimo che il Golan Siriano verrà liberato dalle armi dell'Asse della Resistenza.

Tuttavia é molto positivo quando figure politiche ricordano l'illegalità dell'occupazione sionista, frutto della codarda aggressione di 52 anni fa.

Il ministro degli Esteri irakeno Muhamad Ali al-Hakim ha denunciato nuovamente l’occupazione delle alture siriane del Golan da parte del regime ebraico.

“Condanniamo l’occupazione del Golan siriano da parte delle forze sioniste. Queste forze devono lasciare il Golan in conformità con le risoluzioni dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) “, ha detto sabato il ministro degli Esteri irakeno.

In un discorso tenuto al 18 ° vertice dei capi di Stato e di governo del movimento non allineato (MPNA o MNOAL), tenutosi a Baku, capitale dell’Azerbaigian, Al-Hakim ha sottolineato nello stesso modo che la sovranità nazionale e l’integrità della Siria devono essere rispettate.



Tel Aviv aveva occupato la maggior parte dell’altopiano del Golan, circa 1800 chilometri quadrati, dopo l'aggressione a tradimento del 1967, e aveva incorporato quel territorio siriano nel suo sistema legale nel 1981, il che significa un’annessione di fatto . Tuttavia, quasi tutti i paesi e le organizzazioni multilaterali in tutto il mondo rifiutano di legittimare tale annessione.

Condanniamo l’occupazione del Golan siriano da parte delle forze sioniste. Queste forze devono lasciare il Golan siriano secondo le risoluzioni dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) “, ha dichiarato il ministro degli Esteri irakeno Muhamad Ali al-Hakim.

Il governo di Damasco sottolinea che il recupero delle alture del Golan, che sono parte integrante della Siria e ancora occupate dal regime di Sion, è la priorità della Siria e verrà perseguita con ogni mezzo necessario.

Il governo di Damasco ha regolarmente denunciato l’occupazione illegale del Golan da parte del regime di Tel Aviv e ha promesso di liberare ogni centimetro quadrato del suo territorio dalle forze occupanti, chiunque esse siano.

In un altro momento nelle sue osservazioni, il ministro degli Esteri irakeno ha espresso il sostegno di Baghdad alla nazione palestinese, che subisce decenni di occupazione e atti criminali da parte di Israele. “Sosteniamo il popolo palestinese e il suo diritto di creare uno stato sovrano con Al-Quds (Gerusalemme) come capitale”, ha affermato.

Il regime israeliano continua le sue politiche colonialiste e di occupazione in Palestina e in Siria con il sostegno del governo degli Stati Uniti, che ha riconosciuto la presunta sovranità del regime di Tel Aviv sugli alture siriane del Golan, una misura simile alla sua dichiarazione arbitraria su Al -Quds (Gerusalemma), la sacra città palestinese che ha riconosciuto come la capitale dell'entità ebraica.

La Palestina, la Siria e molti altri paesi si oppongono alle decisioni illegali di Washington, rilevando che tali misure non possono cambiare lo status del Golan, né quello di Gerusalemme.

Nota: Con questa dichiarazione il Governo dell’Iraq ha confermato la sua posizione dalla parte dell’asse della Resistenza, che comprende la Siria, Hezbollah, l’Iran e la Palestina. In questo senso le autorità di Damasco hanno salutato la dichiarazione del ministro iracheno come un gesto dimostrativo di alleanza e cooperazione con la Siria e con gli altri paesi che resistono alle politiche imperialiste ed alle aggressioni sioniste.

2 commenti:

  1. tutti odiano gli zionisti,

    chissà cme mai

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  2. Kahani, sia con articoli che con video, è il miglior giornalista italiano sul medio oriente

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