"Cauti e accorti come scimmie con in mano delle granate", così, con una metafora fulminante e ben poco lusinghiera per il livello di raffinatezza intellettuale e 'savoir faire' poliico dell'Occidente l'inquilino nero della Casa Bianca e i suoi sodali 'interventisti' sono stati descritti da Dmitiri Rogozin, Vicepremier russo che nella giornata di ieri ha commentato gli sforzi di Obama e company per arrivare a un'aggressione militare contro la Siria di Assad accusandola di avere fatto uso di armi chimiche in totale mancanza di prove, con una montante massa di indizi riguardo che il rozzo aggressivo chimico utilizzato a Ghouta sia stato impiegato dai terroristi wahabiti e soprattutto con il team di ispettori delle Nazioni Unite ancora sul campo.
Aleksandr Lukashevic, portavoce del Ministero degli Esteri russo, ha affermato che: "I recenti tentativi di scavalcare il Consiglio di Sicurezza (dove Mosca e Pechino bloccherebbero ogni risoluzione antisiriana) e di creare artificiose, insincere giustificazioni per un attacco militare contro Damasco causerebbero catastrofiche conseguenze nell'arena mediorientale e nell'intero mondo arabo", raccomandando alle parti coinvolte di esercitare prudenza e di rimanere nell'alveo del Diritto Internazionale.
E' dubbio che il campo occidentale possa lanciarsi 'a cuor leggero' in uno scontro militare contro la Siria, visto che al contrario dell'Irak di Saddam Hussein, dell'Afghanistan prosciugato da vent'anni di guerre, della Libia ridicolmente inefficiente del pagliaccio Gheddafi, la Siria é un paese militarmente avanzato in possesso di strumenti di difesa moderni ed efficienti come hanno dimostrato anche eventi recenti.