venerdì 21 gennaio 2011

A Gaza un ingegnere edile "gioca con la sabbia", costruendo edifici che dureranno fino al 2045!



Nonostante tutti gli sforzi prodotti dal legittimo Governo palestinese per dare il "la" a una vasta e ambiziosa opera di ricostruzione di Gaza, che a due anni dalla conclusione dell'indiscriminata campagna di bombardamenti israeliani reca ancora profonde e visibili le ferite di Piombo Fuso, le difficoltà incontrate da chi opera nel settore edilizio nella Striscia palestinese assediata sono veramente immani: carenza di cemento, carenza di ghiaia, assenza pressoché totale di armatura metallica, sarebbero motivazioni sufficienti per scoraggiare qualunque ingegnere edile e architetto occidentale.

Ma nella Striscia di Gaza, dove la necessita é madre di invenzioni tanto semplici quanto pratiche ed efficaci, la penuria di materiali edilizi convenzionali ha funto da scintilla per la creatività di Hassan Abu Kmeil, giovane ingegnere che, ispirato da una reminescenza universitaria, (quando lesse una pubblicazione sulla costruzione di rifugi temporanei per terremotati in una provincia iraniana scossa da un sisma) é riuscito a costruire dei veri e propri "castelli di sabbia", che si sono rivelati sicuri e duraturi quanto omologhe strutture di mattoni e cemento.

Utilizzando sacchi di tela riempiti di sabbia, impilati e disposti secondo i più attenti calcoli di scarico delle forze, e quindi ricoperti di un velo di legante, l'ingegner Kmeil è riuscito a realizzare un centro per attività doposcolastiche in un orfanotrofio, degli spogliatoi in un centro per attività sportive e persino una vera e propria magione (quest'ultima a scopo dimostrativo). Le strutture risultanti dall'innovativo metodo edilizio sembrano degli igloo mediorientali, con i sacchi di varie forme e dimensioni che si prestano benissimo alla realizzazione di archi tondi e acuti, cupole e altre forme architettoniche care alla tradizione costruttiva araba.

Kmeil ha calcolato che, come i loro piccoli fratelli costruiti sulla riva del mare, anche questi "castelli di sabbia" eventualmente avranno una vita limitata, ma scoprire "quanto" sarà limitata potrebbe stupire i lettori più scettici: é stato infatti calcolato, con adeguati margini di sicurezza, che le strutture risultanti dall'innovativo metodo di costruzione rimarranno abitabili e sicure ALMENO per trentacinque anni...non c'é che dire, ottimo risultato, per dei castelli di sabbia!

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