domenica 16 gennaio 2011

E'deciso, Israele attaccherà Gaza, il Governo sionista in cerca di collaborazionisti


Fonti egiziane hanno recentemente rivelato come il gabinetto Mubarak abbia nel recente passato rifiutato la proposta israeliana di riprendere il controllo amministrativo della Striscia di Gaza dopo la conclusione dell'ormai programmata ripresa delle operazioni militari interrotte esattamente due anni fa con il termine dell'Operazione Piombo Fuso.

Il rifiuto egiziano ha probabilmente concesso una tregua temporanea alla Striscia, che viene però fatta continuamente segno di uno stillicidio di raid, bombardamenti aerei, sorvoli di ricognizione, 'bang' supersonici e altre iniziative delle forze militari sioniste volte a creare uno stato di continua tensione nel quale dissimulare preparativi e concentrazioni di forze necessarie alla ripresa del "pogrom" militare in grande stile.

Il continuo e percussivo accumularsi di piccoli attacchi e misure di guerra psicologica é una tecnica già usata da Israele in occasione delle sue numerose aggressioni armate contro i paesi vicini, la maggior parte delle quali si sono consumate a tradimento. Per aggirare le elementari e normali misure di avvistamento e allarme da parte del nemico lo Stato maggiore ebraico ha sviluppato l'abitudine di "assuefare" le forze nemiche a un certo grado di violenza diffusa e casuale, in modo da poter calibrare al meglio il "primo colpo".

L'Egitto mantenne il controllo della Striscia di Gaza dal 1949 al 1967, ma si oppone recisamente a qualunque 'reprise' di quella situazione; mentre la fazione di Fatah, fedele esecutrice delle volontà e dei Diktat sionisti in Cisgiordania, non verrebbe considerata autorevole a sufficienza per poter assumere il controllo anche della Striscia di Gaza. In questo l'esecutivo di Estrema destra guidato dal likudnik Netanyahu si é mostrato diverso dal Governo precedente che, stanti le rivelazioni di Wikileaks, avrebbe offerto ad Abbas il controllo del territorio nel caso che fosse riuscito a "liberarlo" da Hamas con l'operazione Cast Lead.

Colpisce, in tutta la vicenda, la naiveté e la superficialità di Netanyahu e sodali, che pensano oggi di poter riuscire laddove Olmert, Livni e Barak fallirono due anni or sono. Cosa avranno intenzione di fare? Lanciare gas nervini e armi atomiche sulla Striscia? Perché solo uno sterminio di massa, una tabula rasa cartaginese potrebbe riuscire a separare Gaza da Hamas, essendo questo espressione organica e integrale del desiderio di Resistenza del popolo di Palestina.

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